Salute

Sgombro in scatola, fa male? Ecco la verità

Lo sgombro in scatola è particolarmente utile per coloro che non sanno pulire e cucinare il pesce o, semplicemente, non ne hanno tempo. Riguardo all’apporto nutrizionale, lo sgombro in scatola presenta lo stesso valore proteico e biologico di quello fresco. Inoltre, la cottura perfetta e controllata a cui è soggetto lo sgombro in scatola lo rende facilmente digeribile. Lo sgombro è un alimento utile, appartenente alla categoria del pesce azzurro, il cui consumo generalmente è suggerito nella misura di 2-3 volte a settimana. Oltre a proteine nobili apporta ferro, niacina, vitamina B12 , vitamina D e Omega 3, utili a contrastare ipertensione arteriosa e trigliceridi alti. Inoltre contiene iodio, alimento rarissimo nel cibo, indispensabile al buon funzionamento della tiroide e utile al metabolismo basale.

Pregi e proprietà dello sgombro in scatola

Rispetto ad altri pesci azzurri, lo sgombro è un pesce grasso, per la suddetta presenza di Omega 3 e vitamina D, nota anche come calciferolo, utile al mantenimento dello scheletro e la giusta densità ossea, e dunque al contrasto dell’osteoporosi. Per limitare l’apporto di grassi è utile scegliere lo sgombro al naturale o, se condito con olio extra vergine di oliva, riducendo l’apporto di condimenti e grassi negli altri alimenti che costituiscono il pasto. Fin ora sembra trattarsi di un alimento utile ed innocuo, allora da cosa viene l’idea che lo sgombro in scatola fa male? Ecco la verità.

Rischi legati al consumo di sgombro in scatola

Alcuni rischi possibili vengono dalla qualità della produzione: oltre a quello al naturale e in olio di oliva si trova in commercio anche scatolame con oli di dubbia qualità, tanto da rendere lo sgombro indigesto. Dal punto di vista della digeribilità e dei grassi inoltre lo sgombro intero assorbe meno condimento di quello in filetti. Un’informazione da tenere a mente soprattutto in caso di dieta. Altri rischi vengono dalla confezione: le scatolette di latta contengono uno strato di Bisfenolo o BPA, che contiene una -seppur minima- concentrazione di tossine. Anche l’alluminio contiene tossine che vengono rilasciate nel cibo. Meglio dunque preferire lo sgombro in barattoli di vetro. Un ultimo rischio può venire dalla quantità di sale: in caso soffriate di ipertensione è meglio leggere bene l’etichetta.

Sara Ester

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