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Scopri cosa succede al tuo corpo se scegli il latte parzialmente scremato invece di quello intero!

Il latte è un alimento che ha trovato posto in numerose case, diventando quasi un’abitudine quotidiana per molti. Sebbene non sia un nutriente indispensabile per l’essere umano – dato che siamo l’unica specie a continuare a consumarlo dopo lo svezzamento – il latte viene comunque considerato un valido alleato della nostra alimentazione, grazie alla sua accessibilità e al fatto di essere una buona fonte di calcio. Tuttavia, affinché questo minerale si depositi correttamente nelle ossa, è necessaria la presenza di vitamina D. Quando ci troviamo davanti agli scaffali del supermercato, spesso ci si pone una domanda fondamentale: meglio scegliere il latte parzialmente scremato o quello intero?

Le caratteristiche del latte: intero vs. scremato

Il latte in commercio proviene generalmente da vacche, ma è possibile trovarne anche di pecora. La differenza calorica tra il latte intero e quello scremato è considerevole: si va dalle 35 alle 65 kcal ogni 100 gr, a seconda della tipologia. Il latte scremato è stato ideato per offrire un’opzione con meno calorie e grassi, visto che nel latte intero i grassi sono prevalentemente saturi, accompagnati da un contenuto di colesterolo più elevato. Quale delle due opzioni conviene scegliere? Questa scelta diventa cruciale soprattutto in presenza di condizioni di salute pregresse; se non si soffre di colesterolo alto e non si sta attenti all’apporto calorico, i benefici dei due tipi di latte risultano equivalenti.

Un tesoro di nutrienti: vitamine e minerali nel latte

Entrambi i latti forniscono un profilo nutrizionale simile, presentando ricchezze come la vitamina B2, nota anche come riboflavina. Inoltre, il latte intero contiene una quantità maggiore di vitamina A, mentre altre vitamine del gruppo B e sali minerali come calcio e fosforo sono presenti in quantità equivalenti nei due tipi. Questi elementi sono vitali per mantenere le ossa forti e sane. Non dobbiamo dimenticare che il latte è anche una fonte di magnesio, cobalamina e sodio (44 mg), pur essendo privo di ferro. Infine, il latte si distingue per la presenza di microelementi importanti come zinco e selenio, che contribuiscono al benessere complessivo del nostro organismo.

In conclusione, sia che scegliate il latte intero per il suo sapore cremoso o il latte scremato per il suo profilo calorico ridotto, ciò che conta è integrare questo alimento nella vostra dieta in modo consapevole, nutrendovi di tutte le sue proprietà benefiche.

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