Dopo avervi raccontato della cucina vietnamita del ristorante Saigon, abbiamo deciso di fare un approfondimento in particolare sugli involtini. In Vietnam, infatti, ce ne sono una quantità infinità, tutti differenti, che variano a seconda della zona. Inoltre, nel 2011 gli involtini vietnamiti sono stati votati dalla CNN come uno dei 50 migliori piatti al mondo. Dunque, oggi vi portiamo alla scoperta di questo piatto e di tre ricette che ci ha dato Thao, una grandissima cuoca originaria di quel lontano Paese.
Foto di Carlo Manzo
In Vietnam gli involtini sono un piatto molto diffuso e popolare, sia per le occasioni speciali come i matrimoni, sia per strada, all’angolo di ogni via, come street food, anche perché la gente ha sempre meno voglia e tempo di cucinarli a casa. “Sono cambiate le abitudini” ci racconta Thao. Ma non si può parlare di involtini vietnamiti in generale, poiché ce ne sono tantissimi diversi, che variano da regione a regione e di casa in casa, dove ognuno ha la sua personale versione, anche in base ai prodotti locali. Una delle differenze, però, sta nel modo di chiamarli:
Oltre al nome, quello che cambia è spesso il ripieno: i cha gio, che vengono arrotolati con la carta di riso (banh trang), vengono farciti con vari ingredienti a seconda della disponibilità, quali carne, gamberetti, polpa di granchio, vermicelli, funghi neri (ear mushroom) e carote. I cha ram del Centro sono molto simili a quelli meridionali, con carne, granchio, cipollotti o mais, quasi sempre avvolti nella carta di riso. A Nord, invece, si riempionofanno spesso anche con germogli di soia e uova.
Esistono poi però anche alcune costanti, come ad esempio alla base di quasi tutti gli involtini c’è sempre una misticanza di una sorta di lattuga ed erbe fresche come la menta, che sono tra gli ingredienti più utilizzati in cucina e che rendono questo piatto molto fresco. La cucina vietnamita, infatti, prevede spesso tantissime verdure, per questo è molto amata da vegetariani e vegani. Un’altra costante degli involtini è l’abbinamento con le salse, che non mancano davvero mai: di solito si utilizzano quella di soia, una agrodolce e un’altra di arachidi, di cui Thao ci ha dato ricette e abbinamenti!
Prima di passare alle ricette, vi raccontiamo qualcosa di Thao, che nasce e cresce a My Tho, nella provincia di Tien Giang, nel Vietnam del Sud. Per sette anni vive a Saigon, dove studia e si laurea in Inglese. In questi anni impara l’arte in cucina: “mentre studiavo, ho iniziato a cucinare perché vivevo da sola. Ho messo in pratica tutto quello che avevo osservato da piccola durante le feste di famiglia, quando ci riunivamo con zii e parenti, ma non mi facevano toccare nulla per paura che facessi danni! Mia mamma, infatti, mi diceva sempre: non entrare in cucina che rompi tutto!” E invece poi eccome se ha imparato. Sempre in questi anni, a Saigon conosce Pasquale, di origine lucane e nel 2002 lo raggiunge a Milano, dove oggi vivono insieme ai loro ben sei figli! A casa Pasquale cucina i piatti italiani, lei quelli vietnamiti: “quello che ci accomuna è fare entrambi una cucina sana e di casa, con ingredienti freschi”. Ma se volete preparare i classici involtini tradizionali vietnamiti, quelli originali e autentici di casa, mi raccomando prendetevi del tempo, perché ci vogliono ore e ore, soprattutto per la quantità di ingredienti presenti.
Dunque, non ci resta che darvi alcune ricette degli involtini vietnamiti di Thao: il primo è di un involtino di carne e pesce, che di solito si consuma crudo ed è avvolto nella carta di farina di riso, la quale prevede l’aggiunta di una parte di farina di tapioca, un’altra della peculiarità delle cucina vietnamita; il secondo è vegetariano e si prepara con una sorta di pasta fillo, poi fritto; e infine il terzo può essere realizzato in entrambi i modi. Tutti sono accompagnati sempre da alcune salse, come ad esempio quella arachidi o quella agrodolce.
Si chiamano sempre “involtini primavera”, ma attenzione a non confonderli con quelli cinesi. In Vietnam sono uno street food, presenti nei quartieri agli angoli di ogni via, ma si trovano anche nei ristoranti come antipasto, accompagnati dalla salsa in agrodolce per esaltare di più il loro gusto. Sono anche perfetti per pic nic o pranzi con gli amici. “Vi potrà capitare di trovare questo involtino chiamato in modo diverso, come ad esempio spring rolls, o summer rolls, o ancora salad rolls, ma la preparazione e gli ingredienti sono gli stessi” ci spiega Thao. Questi stessi involtini crudi li potete preparare anche nella variante vegetariana con tofu e funghi al posto di gamberetti e carne.
Per gli involtini
Per la salsa
Passiamo ora agli involtini vegetariani che invece, in questo caso, non si mangiano crudi ma fritti. Per questo si utilizza la pasta fillo al posto della carta di riso.
Questi involtini sono diffusi in tutto il Vietnam, si possono fare sia fritti con una sfoglia tipo pasta fillo che crudi con le foglie di carta di riso. Vengono sempre serviti in accompagnamento con la salsa agrodolce.
Per gli involtini
Per la salsa in agrodolce
E ora non ci resta che augurarvi buon appetito! Curiosi di provare gli involtini vietnamiti?
L’articolo Sapori dal Vietnam: come fare a casa i famosi involtini con le salse sembra essere il primo su Giornale del cibo.
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