Chi soffre di diabete si pone continuamente il dubbio su cosa sia meglio mangiare e cosa evitare, soprattutto quando si parla di frutta. In realtà oggi sappiamo che sono pochissimi i frutti veramente vietati in caso di diabete. Si tratta di frutti dall’elevato grado zuccherino, come cachi, fichi, uva, datteri, meloni e cocomeri. Gli agrumi sono dunque tutti permessi, a patto, ovviamente, di sapersi moderare con le quantità. I mandarini sono un valido aiuto per le persone affette da diabete mellito. I benefici degli agrumi sono moltissimi, e questi frutti si rivelano utili anche per chi soffre di altre patologie come ipertensione, arteriosclerosi, obesità, sindrome metabolica, uricemia e gotta.
Mandarini, qual è la quantità giusta in caso di glicemia alta
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I mandarini sono ricchi di vitamina C, che oltre a rafforzare il sistema immunitario protegge capillari e mucose, spesso posti sotto stress dal periodo freddo. Inoltre contengono vitamina P, in grado di favorire la diuresi ed ostacolare la formazione di calcoli, oltre a contrastare la ritenzione idrica. Sono ricchi di minerali indispensabili come calcio e potassio, oltre a contenere fibre, utili sia alla regolarità intestinale che per contrastare la glicemia alta. Le fibre infatti all’interno dello stomaco hanno il potere di dilatarsi e rallentare i tempi di assorbimento degli zuccheri, evitando picchi glicemici. Il quantitativo giusto di mandarini da concedersi ogni giorno in caso di diabete è massimo due. Ma quando consumarli?
Mandarini a cena e glicemia alta, ecco a cosa stare attenti
L’unico neo sta proprio nel consumarli dopo cena, soprattutto se il pasto è stato ricco di carboidrati. Questa regola in realtà dovrebbe valere per tutta la frutta, che andrebbe consumata solo se il pasto è stato equilibrato, con la quota carboidrati che non abbia sforato gli 80 gr, accompagnata da una porzione di verdure ed una di proteine. In alternativa la scelta migliore in caso di diabete e glicemia alta è sempre consumare la frutta, inclusi i mandarini, lontano dai pasti principali.