Il colesterolo alto è considerato un grave fattore di rischio per l’apparato cardiocircolatorio. Ma non è solo questo: il colesterolo è una componente delle membrane cellulari, di cui regola la permeabilità e la fluidità. Sostanzialmente è un lipide, quindi una forma di grasso, ed è indispensabile alla produzione di vitamina D da parte del nostro corpo. E’ anche il precursore degli ormoni steroidei di entrambi i sessi (quindi testosterone, estradiolo, cortisolo, progesterone…). Anche i sali biliari dipendono in una certa misura dalla presenza del colesterolo, che viene in buona parte prodotto dal nostro stesso corpo, proprio di notte. E’ quindi particolarmente importante curare cosa mangiamo a cena, affinché il corpo non si trovi con un eccesso di colesterolo proprio nel delicato momento in cui già ne produce da se.
In caso di colesterolo alto i formaggi sono un alimento generalmente sconsigliato. Alcuni però ne apportano un quantitativo inferiore alla media e, se proprio non si riesce a rinunciarvi, meglio almeno orientarsi su questi. Si tratta di formaggi ricchi di acidi grassi, rispetto alla maggior parte dei formaggi che contengono grassi saturi, particolarmente negativi per chi soffre di ipercolesterolemia. I formaggi a maggior contenuto di grassi sono pecorino, parmigiano e formaggi spalmabili. Tra i formaggi consentiti troviamo invece la ricotta, in quanto povera di grassi e ricca di proteine, vitamine e sali minerali, a fronte di un introito di soli 51 mg di colesterolo ogni 100 gr di prodotto.
Sono consentiti, sempre con moderazione, anche la crescenza e la mozzarella. La prima apporta appena 53 gr di colesterolo, mentre la seconda ne apporta 46, a fronte di un generoso introito di vitamina A, B2 e minerali come fosforo e calcio. Buoni anche i fiocchi di latte, con appena 17 mg di colesterolo e una percentuale di grassi che varia tra il 3 e il 5%. Anche il gorgonzola, nonostante nell’immaginario sia un formaggio particolarmente grasso, in realtà apporta 79 mg di colesterolo ogni 100 di prodotto, questo a causa della sua composizione particolarmente ricca di acqua. In ultimo possiamo ricorrere alla feta ma con attenzione. Pur apportando solo 68 mg di colesterolo, la feta è ricchissima di sale, inadatta perciò a chi soffre di pressione alta.
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