Che rapporto esiste tra fagioli e pressione alta?
Con l’arrivo dell’autunno si portano in tavola cibi più sostanziosi che danno conforto infatti vengono spesso chiamati comfort food e oltre a saziare scaldano anche, proteggendoci dai primi freddi.
Di solito zuppe saporite e sostanziose a basta di legumi sono la prima scelta della tradizione mediterranea. I legumi, specie se accompagnati da cereali e vegetali, sono un vero toccasana anche per la salute. In particolare modo i fagioli hanno un segreto. Riescono a tenere a bada il colesterolo cattivo nel sangue e la pressione alta.
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I trucchi per perdere peso e controllare il colesterolo
Tra tutti i legumi disponibili, i fagioli hanno un effetto davvero positivo sul corpo umano. Aiutano a perdere peso, se inseriti nei regimi dietetici, prevengono le anemie e durante la gravidanza sono consigliati addirittura per evitare alcune malformazioni fetali.
Studi scientifici rivelano che la “zuppa della nonna”, quella povera, fatta di verdure e fagioli, in realtà è un vero toccasana. Mangiare questi legumi infatti contribuisce all’abbassamento della glicemia, aiutano a prevenire malattie importanti come il cancro al colon e riduce il rischio di problemi cardiaci, insomma fanno bene anche al cuore. Migliorano inoltre la salute delle ossa e della prostata. In particolare modo però previene l’innalzarsi del colesterolo e tengono sottocontrolli i picchi di alta pressione.
Basta inserirli regolarmente nei propri pasti. I fagioli sono poveri di grassi, per questo è un alimento da presentare in abbondanza a tavola. Questo alimento è in grado addirittura di aiutare ad entrare in una fase di sonno profondo, migliorando non solo il riposo ma anche l’energia al risveglio.
Combatte anche la depressione, perchè contrasta l’eccesso di omocisteina, un aminoacido che viene prodotto nel nostro corpo e che non solo può costituire un pericolo per il cuore ma interferisce anche con la produzione degli ormoni del benessere, come la serotonina, l’endocrina e l’ossitocina.
Fagioli secchi o in scatola?
Per ottenere tutti i benefici che i fagioli possono apportare come è meglio consumarli? Spesso si pensa che i fagioli in scatola possano fare male. In realtà hanno le stesse sostanze dei fagioli secchi, oppure freschi. Un problema però c’è. A livello nutrizionale i fagioli in scatola hanno fibre, vitamine e ferro in buona quantità ma l’apporto proteico è diverso da quelli secchi.
Purtroppo infatti i fagioli in scatola hanno meno proteine. Questo perchè durante il processo di pastorizzazione vengono disperse.
Quando possibile quindi la scelta dei fagioli secchi , o durante la loro stagione quelli freschi, è sempre la scelta migliore, soprattutto per chi sostiene una dieta vegana e desidera integrare con i legumi le proteine che non ricavano dal consumo di carne, pesce o latticini. Inoltre, come tutti i prodotti in scatola, è da sconsigliare l’uso perchè il sale contenuto può essere troppo alto per chi soffre di pressione alta.
Abbassa il colesterolo coi fagioli
Il modo migliore in assoluto per trarre tutti i benefici dalle ricette a base di fagioli, è quello di cucinarli da sè. Per ottenere dei fagioli teneri e saporiti occorre metterli a bagno 12 ore prima della cottura. Disporre quindi i fagioli desiderati in una bacinella, e coprirli di acqua fredda per 12 ore. Passato questo tempo, si possono scolare. In una padella, preparare un soffritto con un filo di olio d’oliva extravergine, aggiungendo sedano e aglio a pezzi tagliati fini.
In fine, aggiungere i pomodori tagliati grossolanamente. Lasciare cucinare il tutto per 5 o 6 minuti, e quando il soffritto si appassisce aggiungere i fagioli sgocciolati. Fare insaporire i legumi per un paio di minuti e poi aggiungete 3 o 4 cm di acqua, in modo che il contenuto della pentola sia del tutto coperto. Continuare la cottura per un paio di ore, a fiamma bassa.
Soltanto in fine, aggiustate di sale, aggiungete il pepe o erbe mediterranee a vostro piacere.
Secondo uno studio canadese, consumare 130 grammi di fagioli al giorno può ridurre il colesterolo cattivo nel sangue fino al 5%.