Un eccessivo aumento della pressione sanguigna può mettere in pericolo di vita la persona che ne soffre, in particolare se l’apparato cardiocircolatorio è già posto sotto stress. La pressione sanguigna è normalmente soggetta ad aumenti e diminuzioni, ma in alcuni casi la pressione alta può diventare una condizione stabile e patologica. In particolare con il caldo questa situazione tende ad aggravarsi. Ciò avviene regolarmente con temperature superiori ai 28°, una condizione abbastanza comune nelle estati italiane. Ma in generale cosa provoca l’aumento della pressione sanguigna?
Pressione sanguigna alta, ecco le cause comuni e quelle meno note
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L’ipertensione è tale quando la sistolica (o massima) raggiunge e supera i 120 mm Hg e i diastolici (o minima) sono pari o inferiori a 80 mm Hg. Secondo i medici una condizione tra i 120-139 di massima è da considerarsi a rischio. La pressione a 140/90 mm Hg è da ritenersi limite e può verificarsi per svariate ragioni. Una condizione di rischio è l’età: le persone con 65 anni o più tendono a soffrire maggiormente di pressione alta. Ma l’ipertensione può manifestarsi anche in soggetti più giovani a causa del sovrappeso. Anche uno stile di vita poco salutare può incidere sulla pressione. Ne fanno parte la sedentarietà, il fumo, l’assenza di attività fisica regolare, una cattiva qualità del sonno. Un altro fattore di rischio è la predisposizione genetica.
Come porre rimedio alla pressione sanguigna alta?
Una delle cause più comuni poi è un eccesso di sodio. Anche bere poco, perché l’acqua è un modo di eliminare il sale in eccesso. In questo caso si può intervenire riducendo o eliminando il sale, facendo attenzione agli alimenti preconfezionati, generalmente molto sapidi e aumentando il quantitativo di frutta e verdura nella propria dieta. In alcuni casi la pressione alta è causata da depressione o squilibri ormonali. In questi casi è utile farsi seguire da un medico e indagare le cause, il modo da intervenire in maniera professionale sull’origine dei problemi.
