Che siano di origine animale, vegetale o di pesce, oggi esistono in commercio una vasta gamma di alimenti trasformati a livello industriale, precotti e confezionati. Tra questi, a chi non è capitato di imbattersi al supermercato, ad esempio, nelle chele di granchio fritte o nel surimi, a cui abbiamo dedicato due approfondimenti? O ancora, chi non ha mai provato i bocconcini di pollo impanati e fritti, consumati magari in pizzeria o nei fast food e amatissimi soprattutto dai bambini?
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I quesiti e le perplessità in merito al processo di produzione di questa tipologia di prodotti trasformati industrialmente sono tantissimi: ci si chiede, infatti, come vengano eseguite le lavorazioni e cosa contengano davvero. Nell’articolo di oggi, quindi, parleremo proprio dei nuggets di pollo: come sono fatti e cosa c’è dentro? Scopriamolo insieme.
Nuggets di pollo: cosa sono?
I bocconcini di pollo, chiamati e conosciuti anche con il termine “nuggets”, sono proprio quelle piccole polpette di pollo, immerse in una pastella che, dopo la frittura, diventa una croccante panatura che conferisce loro l’aspetto finale che tutti conoscono. Sono diventati famosi soprattutto per la loro vendita nei fast food americani, e da lì sono spopolati in quasi tutto il resto mondo.
I nuggets nascono quindi negli Stati Uniti: si dice siano stati prodotti per la prima volta negli anni ‘50 da un professore di scienze dell’alimentazione della Cornell University, il Dr. Robert Baker, che però non brevettò mai la ricetta. Quella ufficiale, come la conosciamo oggi, invece, è stata brevettata solo molti anni dopo, nel ‘83, dalla celebre catena di fast food McDonald’s come alternativa conveniente alla carne rossa che doveva essere venduta quasi come fosse una patatina fritta. Inutile dire che hanno fatto la storia, diventando, insieme all’hamburger, uno dei cibi simbolo della gastronomia americana.
Come sono fatti i nuggets di pollo? Il processo di lavorazione
All’aspetto, si presentano come pepite di pollo croccanti e saporite: questi sono i nuggets così come li conosciamo e siamo abituati a mangiare. Ma sono in molti a chiedersi come siano prodotti, perché, oggi più che mai, i consumatori si interrogano sulla provenienza del cibo che portano a tavola. Nel caso di questi bocconcini, infatti, la materia prima di partenza – il pollo – subisce una serie di lavorazioni, più o meno complesse. La filiera di produzione è costituita da vari step, così articolati:
- prima di tutto, i polli interi in arrivo in azienda di trasformazione vengono inviati nel reparto di disossatura;
- a questo, segue il taglio in pezzi della carne e la parte destinata alla produzione dei nuggets è il petto;
- la carne viene poi pulita e si elimina il grasso;
- i pezzi del petto puliti sono inviati al reparto di miscela;
- dopo la frollatura e miscela della carne, il tutto viene inviato a un frullatore;
- all’interno del frullatore vengono aggiunti altri prodotti, come condimenti, per insaporire il tutto;
- l’impasto così ottenuto viene porzionato nelle classiche crocchette e poi ricoperte di pastella;
- per finire, le crocchette pastellate vengono inviate alla friggitrice dove subiscono una prima frittura, che non cuoce completamente il prodotto,cui segue la surgelazione e il confezionamento; prima del consumo quindi si deve completare la cottura delle pepite di pollo.
Cosa troviamo nelle pepite di pollo?
Dal punto di vista della sicurezza possiamo stare tranquilli, in quanto tutte le aziende lavorano rispettando precisi requisiti, imposti sia dalle normative europee e internazionali sia da requisiti volontari o elaborati dall’azienda stessa per ridurre ogni possibile pericolo durante la produzione.
Nelle pepite di pollo troviamo solo la porzione di carne edibile del pollo, quindi niente ossa, occhi o intestino. Certo è che, se si pensa di consumare solo carne pollo, non è così: nell’impasto finale vengono addizionati altri ingredienti – variabili da azienda ad azienda – che servono sia come insaporitori ma anche come agenti conservanti, permettendo di allungare la data di scadenza. In generale, quindi, all’interno dei nuggets di pollo ci sono:
- carne bianca di pollo, la cui percentuale si aggira attorno al 50-60%;
- farina di frumento;
- olio di girasole od olio di colza;
- acqua;
- sale;
- amido di riso e/o amido di mais;
- amido di frumento;
- antiossidanti;
- conservanti;
- spezie.
Consumare i nuggets di pollo: sì, ma con moderazione
Come tutti i preparati alimentari preconfezionati, gli alimenti trasformati sono generalmente costituiti da una miscellanea di materie prime o semilavorati, che servono a conferire consistenza, sapore e conservare più a lungo ciò che poi andremo ad acquistare. Così, anche i nuggets di pollo non sono fatti di sola carne di pollo, ma contengono appunto addensanti, farine, oli vegetali e conservanti che di certo non lo rendono un alimento ideale da consumare tutti i giorni. Possiamo dire che sicuramente togliersi uno sfizio ogni tanto non fa male e che dal punto di vista della sicurezza alimentare sono sicuri: quindi, consumarli con moderazione va bene, ma sempre all’interno di una dieta varia e bilanciata. Il problema, come abbiamo visto anche per altri prodotti simili, è sempre legato agli eccessi.
In alternativa, cari lettori, potete provare a preparare in casa il pollo fritto croccante, potendo conoscere tutti gli ingredienti che si utilizzano e acquistando carne di pollo in un negozio di fiducia: così avrete la certezza di consumare un alimento ottimo e di qualità, fatto con le vostre mani.
Altre fonti:
history.com
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