Le verdure sono un alimento indispensabile per la nostra alimentazione. Mentre di tutto il resto si può fare a meno, i vegetali sono indispensabili per la salute. Forniscono fibre, vitamine, e persino proteine e nutrienti. Al contempo alcune possono risultare irritanti per l’intestino. Per chi soffre di patologie a carico di questo organo, in particolare la sindrome del colon irritabile, è nata una lista chiamata Fodmap. Qui sono elencati tutti quegli alimenti che accentuano o provocano la sintomatologia dolorosa e fastidiosa. Prevalentemente si tratta di alimenti di origine animale, ma non mancano grano, frutta e numerose verdure.
Il colon e le morbilità a carico di questo organo
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Non è del tutto chiaro come mai in alcuni il colon non risponda come dovrebbe o, peggio, causi dolore, gonfiore, diarrea o stipsi persino alternate. Uno dei fattori di innesco più probabili sembra essere lo stress. Sono stati comunque identificati degli alimenti che agiscono come trigger a causa della presenza di zuccheri oligo-mono-disaccaridi fermentabili e polioli. Sono presenti in alimenti vegetali e ricchi di fibre che, accelerando il transito intestinale, oltre a promuovere un effetto lassativo, sembrano scatenare la sindrome del colon irritabile. SI possono manifestare anche muco, dolore addominale e formazione di gas. Una ricerca australiana si è occupata di osservare le reazioni a questi alimenti e registrarli.
La lista di verdure da evitare in caso di intestino irritabile
E’ stato osservato come eliminare questi cibi, o anche semplicemente ridurli, riduca la sintomatologia. In questo modo è stato possibile anche ridurre o eliminare i farmaci, che hanno il solo scopo di tenere a bada i sintomi. Le verdure da evitare sono i legumi in generale e i fagioli in particolar modo, oltre i cavoli e i cavolfiori, a causa probabilmente dei composti sulfurei in essi contenuti. Da evitare anche carciofi, cipolle, rucola e cetrioli. Anche i cibi piccanti e il caffè andrebbero eliminati, come pure i cibi grassi. Anche alcuna frutta e le marmellate che vi si ottengono sarebbero da evitare. Parliamo in particolar modo di pesche, pere, prugne ed uva.