Il pesce viene considerato un alimento sano e digeribile, e spesso preferito alla carne proprio per questi motivi. Si tratta sicuramente di un alimento più leggero e dietetico, a patto di cucinarlo in maniera light. Eppure il pesce è un prodotto ad alto rischio biologico sotto diversi punti di vista. Tra tutti possiamo elencare il rischio della sindrome sgombroide, un’intossicazione alimentare causata dall’ingestione di pesce particolarmente ricco di istamina. I sintomi sono simili a quelli di una reazione allergica, con ingrossamento della glottide, ipotensione, disturbi della vista, arrossamento e prurito, crampi, vertigini e cefalea. Altro problema comune al pesce è l’eccessivo accumulo di metalli pesanti. Ma esiste una problematica ancor più diffusa quando si parla di pesce. Attenzione, ecco quale evitare al supermercato.
Pesce al supermercato, ecco quale non acquistare
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Esiste un parassita in grado di colonizzare le interiora del pesce, quasi onnipresente, e per la quale è stato ideato l’abbattimento al freddo indispensabile ad evitarne la proliferazione. Si tratta dell’Anisakis, un verme in grado di causare nausea, diarrea, vomito e forti dolori addominali. Una volta ingerito questo parassita è in grado di colonizzare anche il nostro intestino e persino di perforarlo. Per evitarlo è bene acquistare pesce da rivenditori di fiducia, che si affidino a mercati ittici in grado di garantire come il pesce sia stato refrigerato in tempi brevi. Inoltre dopo l’acquisto è indispensabile cuocere il pesce per almeno 10° a 60° gradi minimo, in modo che il calore elimini la presenza di larve.
Da dove viene il pesce incriminato
Purtroppo la presenza di Anisakis è molto diffusa, ma recentemente è stato rinvenuto nel pesce di origine spagnola. Ma non parliamo soltanto di parassiti: all’interno delle cozze, sempre provenienti dalla Spagna, è stato rilevato di frequente l’Escherichia Coli, un batterio presente nell’intestino e responsabile di una infezione importante nel 2011 in Germania. Mentre nel pangasio proveniente dal Sud Est Asiatico, e più precisamente dal Vietnam, è stato rinvenuto un quantitativo importante di metalli pesanti. Per motivi ambientali invece sarebbe bene evitare di acquistare tonno rosso, gamberi tropicali, pesce spada, merluzzo nordico e razze, la cui pesca e l’allevamento rappresentano un pericolo per l’ambiente.