Il miele è una secrezione prodotta dalle api come riserva energetica per l’alveare, dove viene stoccato per garantirne la sopravvivenza. Da secoli l’uomo approfitta di questa loro risorsa come risorsa alimentare, per formulare offerte agli Dei, come dolcificante e persino come conservante alimentare. Dato il suo elevato grado zuccherino infatti il miele non solo preserva se stesso, ma anche altri alimenti che vi vengono immersi. Noi conosciamo pochissime varietà di miele, che vengono ottenute grazie alla visita di migliaia di specie vegetali. Esistono mieli uniflorali, come l’acacia, e mieli risultanti dal bottinaggio di varie essenze, chiamati millefiori. I fiori da cui proviene il nettare determinano il colore, l’aroma, la consistenza, il sapore e persino le proprietà del miele.
Il miele di acacia ha la proprietà di restare liquido: vi è dunque un’assenza di cristallizzazione e questo lo rende particolarmente adatto agli usi di cucina o alla dolcificazione, anche grazie al suo aroma delicato. In tutte le varietà il quantitativo di zuccheri si attesta intorno al 70/80%, di cui il principale è il fruttosio, un dolcificante dall’alto potere energetico. Il miele però è anche molto calorico (300 kcal ogni 100 gr di prodotto), ma a differenza dello zucchero, che apporta solamente calorie vuote, il miele contiene numerosi oligoelementi, minerali e vitamine. Apporta rame, ferro, manganese, silicio, cromo e iodio, indispensabile per la salute della tiroide. Contiene vitamine E, A e C, dall’alto potere antiossidante, in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare. Apporta anche vitamina K, indispensabile alla corretta coagulazione del sangue, e vitamine del gruppo B, necessarie a trasformare in energia il cibo.
Il miele vanta anche proprietà antibatteriche e germicide, ed un tempo veniva usato come disinfettante topico, in quanto in grado anche di favorire la cicatrizzazione. Il miele favorisce la digestione regolando l’attività dei succhi gastrici, favorisce l’assorbimento del calcio e del magnesio e favorisce l’attività del sistema nervoso. Attenzione a non esagerare: il miele ha un indice glicemico elevato, pari a 55. Il consumo massimo giornaliero dovrebbe attestarsi tra i 30 e i 100 gr. Attenzione anche a come lo si assume: spesso il miele viene usato come dolcificante, ma andrebbe aggiunto a bevande tiepide o già fredde in quanto, a contatto con alte temperature (superiori ai 40°) i suoi composti vengono alterati.
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