Le ciliegie sono uno dei frutti più dolci a disposizione e sembra incredibile pensare che siano ammesse nell’alimentazione di chi deve tenere sotto controllo la glicemia. In realtà il loro indice glicemico è di 22, considerato quindi basso. Certo è importante non abusarne e considerare che a fronte del consumo di 100 gr di ciliegie si ottiene un carico glicemico di 220. Ma all’interno di un’alimentazione equilibrata e alternandole con altra frutta, le ciliegie possono essere consumate. Non solo: sono addirittura un aiuto per abbassare la glicemia. Com’è possibile?
Come mai le ciliegie sono funzionali contro la glicemia alta
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Il loro pregio più immediatamente evidente riguardo il rapporto con la glicemia risiede nella loro ricchezza di fibre. Le ciliegie ne apportano 1,06 gr ogni 100 di prodotto. Queste sostanze, a contatto con l’acqua presente nello stomaco si dilatano, prolungando i tempi di digestione ed evitando che gli zuccheri vegano processati troppo rapidamente dal nostro organismo. Si evitano così picchi glicemici. Inoltre il loro elevato contenuto di acqua ne fa un frutto altamente diuretico. E al pari di quanto avviene con il sodio, è attraverso la diuresi che eliminiamo gli zuccheri in eccesso.
Qualità e proprietà delle ciliegie
Le ciliegie non sono nemmeno eccessivamente caloriche: ogni 100 gr di ciliegie introduciamo appena 63 calorie. Con la loro ricchezza di antiossidanti -in particolare carotenoidi- le ciliegie proteggono la pelle dai danni del sole e dei radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento. Inoltre sono in grado di stimolare la naturale produzione di collagene. Le ciliegie apportano acido malico, una sostanza ad effetto stimolante sul fegato che ne favorisce la depurazione. Le ciliegie svolgono anche un’azione anti-infiammatoria con un effetto non dissimile dall’ibuprofene. Inoltre sono ricche di sali minerali e vitamine del gruppo B in grado di fornire rapidamente energia, oltre che vitamina C, vitamina A e folati.