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Il latte si può bere se hai il colesterolo alto? La risposta

Il latte è la secrezione mammaria dei mammiferi, ottenuta in conseguenza al parto. Il latte contiene varie percentuali di colesterolo a seconda della specie animale che lo ha prodotto. Non tutti i latti sono uguali, ed ognuno è adatto a soddisfare i primi bisogni della propria specie. Il latte vaccino intero apporta 11 mg di colesterolo ogni 100 di prodotto, mentre lo stesso se pastorizzato e parzialmente scremato ne apporta 7. Il latte scremato in polvere contiene invece 22 mg di colesterolo, mentre quello intero in polvere ben 109. Il latte di pecora e il latte di capra apportano rispettivamente 11 e 10 mg di colesterolo. Anche gli alimenti derivati dal latte di conseguenza contengono sempre colesterolo, oltre ad acidi grassi saturi. Dunque, il latte si può bere se hai il colesterolo alto? Ecco la risposta.

Il latte si può bere se hai il colesterolo alto?

Latte, come regolarsi in caso di colesterolo alto

Anche la quantità di acidi grassi saturi dipende dalla specie e dalla scrematura, che scompone la frazione lipidica. La scrematura porta il latte ad avere meno dello 0,5% di grassi, mentre quello parzialmente scremato ne apporta tra l1,5% e 1,18%. Dunque in caso di colesterolo alto, se si vuole continuare a bere latte, la prima cosa da fare è preferire queste tipologie. Attenzione però a tutto il latte (e dunque al colesterolo!) nascosto in vari prodotti di uso comune, come biscotti, cornetti, merendine, creme, prodotti conservati in vaso o surgelati. Spesso di pensa di assumere pochissimo colesterolo perché ci si concede solo un cappuccino scremato a colazione, per poi fare largo consumo di prodotti che comunque contengono latte o burro.

La colazione ideale per chi soffre di colesterolo alto

Una buona colazione per tenere sotto controllo il colesterolo alto prevedere una porzione di cereali, preferibilmente integrali in virtù del loro maggiore apporto di fibre. Queste sostanze infatti sono in grado di rivestire il colesterolo e ridurne l’assorbimento a livello intestinale. Sono sempre le fibre a ridurre l’assorbimento degli acidi biliari riversati nella cistifellea, ricchi di colesterolo endogeno, ovvero prodotto dal nostro stesso organismo. Non è necessario mangiare i cereali tal quali: contengono cereali anche il pane, i biscotti secchi e le fette biscottate. Ancora meglio se scegliete la crusca, in grado di apportare ben 15 gr di fibra ogni 100 gr di prodotto. Ottimo anche il caffè d’orzo, anch’esso ricco di fibre, e il latte di avena in sostituzione di quello vaccino. Entrambi questi prodotti contengono beta-glucano, che aiuta l’organismo ad assorbire ed espellere il colesterolo cattivo.

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