Nato come piatto povero per il recupero del pane avanzato, la mozzarella in carrozza è diventata nel tempo un piatto tradizionale della cucina partenopea, poi famoso in tutta Italia. Sulle origini del nome ci sono varie versioni: la più comune è che il colore dorato sia simile a un cocchio. Altri ritengono che possa essere riferito al fatto che, una volta addentata, la mozzarella “fili”, creando come delle briglie, usate appunto sulle carrozze.
Quale che sia la sua origine, questa specialità è oggi diventata uno delle pietanze protagoniste dello street food. Oggi, quindi, prima di darvi la ricetta classica della mozzarella in carrozza, insieme a qualche gustosa variante, scopriamo insieme come prepararla partendo da alcuni preziosi suggerimenti.
La preparazione della mozzarella in carrozza prevede pochi passaggi che però devono essere eseguiti piuttosto velocemente. Preparate tutto l’occorrente sul piano di lavoro, in modo che possiate eseguire uno dietro l’altro senza intoppi. Pronti a iniziare?
Quando si frigge è importante avere tutto a portata di mano per velocizzare i passaggi. Sistemate da un lato il pane, e accanto le varie ciotole di cui avrete bisogno: una per la mozzarella, una per le uova e una per il pangrattato, di modo che a un passaggio possa seguire subito l’altro. Tenete poi vicino anche un piatto in cui adagiare i pezzi pronti mentre terminate la preparazione degli altri. Infine un vassoio, rivestito di carta per fritto o carta assorbente da cucina per far scolare l’olio in eccesso.
La parte della “carrozza”, ossia l’esterno, è costituita dal pane. Tra le tante tipologie quella più adatta è quello in cassetta, come il pancarrè o quello per tramezzini. Potete anche optare per delle fette di pane raffermo. Nel primo caso, dovrete immergere velocemente nell’uovo prima di procedere alla fase della successiva per evitare che si spezzi. Se usate il pane raffermo, invece, sarà necessario farle rimanere un po’ di più così che riesca ad ammorbidirsi.
Scegliete un fiordilatte, o meglio ancora la mozzarella per pizza, che risulta più asciutta. Dopo averla tagliata a fette, mettetele a scolare in un colino, di modo che il prodotto perda il più possibile il liquido in eccesso, che andrebbe a inumidire la fetta di pane, compromettendo la croccantezza. Cercate, inoltre, di tagliare fette più regolari possibile, ma senza preoccuparvi se fuoriesce. In quel caso filettate la parte in eccesso e usatela per il ripieno di un’altra… carrozza.
Abbiamo già parlato di come fare una perfetta panatura. In questo caso, è particolarmente importante non solo perché costituisce la parte croccante, ma anche perché è quella che tiene insieme tutti gli ingredienti. Se non viene eseguita correttamente, il rischio potrebbe essere che la mozzarella fuoriesca durante la cottura. La panatura classica prevede prima l’utilizzo dell’uovo, da solo o mescolato con un goccino di latte, e poi quello del pangrattato. Per un rivestimento più croccante potete fare il passaggio due volte, facendo particolare attenzione ai bordi per “sigillare” bene il ripieno.
Se invece preferite una versione senza uova, preparate una pastella di acqua e farina, in cui immergere le fette, prima del passaggio nel pangrattato. Se vi piace, potete personalizzare la panatura speziandola con erba cipollina, prezzemolo o salvia, tutto sminuzzato. Aggiungere semi di sesamo, di papavero o curcuma può essere un altro modo per personalizzare la panatura.
Per fare un buon fritto si deve evitare di superare il punto di fumo, ossia la temperatura alla quale la componente grassa di decompone. L’olio non deve quindi salire oltre i 170 °C. Per verificarlo potete usare un termometro da cucina o in alternativa, ricorrere a un trucco casalingo: scaldate l’olio e dopo un paio di minuti mettete uno stuzzicadenti lungo, di quelli da spiedino per intenderci, in verticale al centro della padella. Se attorno si formano delle bollicine, l’olio è caldo al punto giusto per la frittura. Adagiate pochi pezzi per volta, per evitare di abbassare troppo la temperatura dell’olio. Dopo 2-3 minuti girateli usando due cucchiai o una paletta forata, senza punzecchiare il pane e proseguendo la cottura di un paio di minuti. Sollevateli e adagiateli su un piatto facendo scolare l’olio in eccesso.
Se invece scegliete di cucinare la mozzarella in carrozza in versione “light”, potete usare il forno, portandolo a una temperatura di 180 °C in modalità statica, per un tempo di circa 15 minuti, che potrebbe aumentare in base alla potenza del vostro forno ma anche alla quantità di cibo inserito. Per una crosticina più croccante, spostate la manopola del grill per gli ultimi due minuti di cottura.
Ora che abbiamo visto quali sono i trucchi per preparare la mozzarella in carrozza, vediamo le ricette nel dettaglio, partendo da quella classica, napoletana, per poi passare alla varianti, la prima con cottura in forno, la seconda con una panatura senza uova e infine la versione veneziana. Pronti a salire… in carrozza?
Pancarrè e mozzarella, il tutto rivestito in una fragrante panatura. Questa versione di mozzarella in carrozza è la più classica, quella che prevede una frittura in olio bollente e che, dopo un fragrante morso al “cocchio dorato”, permette di addentare la mozzarella filante.
Per una versione più “leggera” potete cuocere la mozzarella in carrozza al forno. In questa ricetta la panatura viene insaporita da semi di sesamo e il ripieno prevede la presenza di un filetto di acciuga, alla maniera romana.
Amate la mozzarella in carrozza, ma siete intolleranti alle uova? Niente paura. Con questa ricetta potete realizzarne una versione altrettanto gustosa, preparando una pastella leggerissima di acqua e farina.
Nata come variante di quella napoletana, la versione veneziana ha una pastella lievitata in cui gli ingredienti vengono mescolati tutti assieme e non prevede il passaggio nel pangrattato. Il ripieno si arricchisce, inoltre, della presenza del prosciutto cotto o, in alternativa, di un’acciuga sott’olio.
Per la pastella
Per le mozzarelle
Cosa ne pensate delle mozzarella in carrozza? Vi piace di più la ricetta tradizionale o quella in forno?
L’articolo I segreti e le ricette per una gustosa e filante mozzarella in carrozza sembra essere il primo su Giornale del cibo.
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