La fregola sarda, detta anche fregula, è una pasta tipica della Sardegna, simile al cous cous. E’ formata da piccole palline di grano, lavorate a mano e tostate.
La cucina ed i prodotti della gastronomia sarda rispecchiano il forte attaccamento alla tradizione. La Sardegna ha ancora oggi un’economia basata prevalentemente sul settore primario, all’interno del quale la pastorizia ricopre un ruolo primario.
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Tra i tanti piatti tipici sardi, oggi vogliamo concentrarci sulla pasta più antica che c’è: la fregola sarda, fatta con solo 3 semplici ingredienti: semola di grano duro, acqua e sale. Viene poi tostata in forno assumendo un colore più scuro e un sapore inimitabile. La Fregola sarda ha origini antichissime. I primi documenti che citano questo prodotto risalgono a oltre 1000 anni fa. Secondi ad alcuni studiosi, questo tipo di pasta si diffuse nella nostra isola grazie agli scambi commerciali con Fenici e Punici: altri pensano che sia merito solo esclusivamente dei sardi.
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Come si cucina la fregola sarda?
Adatta a minestre e piatti asciutti, ha diverse declinazioni in ricette più o meno semplici, con frutti di mare e pesce con verdure. la ricetta più conosciuto ad oggi è quella della fregola con le vongole, che dopo essere state pulite e messe a bagno in acqua tiepida leggermente salata, vengono fatte schiudere in una casseruola fuoco vivo con olio evo. Una volta aperte, le vongole rilasciano un liquido che vien poi usato. Aggiungete prezzemolo tritato e pomodori pelati. Ma non solo: sentendo i racconti delle nonne sarde la fregola si presta a tante preparazioni diverse, anche quelle più povere come la Fregula incasada, un primo piatto con ingredienti semplici:prezzemolo, pomodoro, carne di agnello e brodo tanto pecorino sardo grattugiato, diciamo questa ricetta è quella che facevano più spesso le nonne.
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