Homeè sempre mezzogiorno“É sempre mezzogiorno”: tortelli dolci di Natale di Natalia Cattelani

“É sempre mezzogiorno”: tortelli dolci di Natale di Natalia Cattelani

tortelli dolci di Natale di Natalia CattelaniNatalia Cattelani, in compagnia di una delle figlie, Elisa, prepara un dolcetto di Natale tipico dell’Emilia, una pasta fresca farcita riccamente, ma rigorosamente fritta (o cotta al forno) e servita come dessert. Vediamo come preparare i tortelli dolci di Natale.

Ingredienti

  • Ripieno: 100 g castagne cotte, 30 g noci sgusciate, 30 g mandorle senza pelle, 100 g confettura di prugne, 100 g confettura di amarene, 50 g marmellata di arance, 80 g uvetta ammollata, 30 g pinoli, 1 cucchiaino di cacao amaro, 1 cucchiaio di liquore all’anice, zucchero a velo, crema pasticcera, 1 l di olio per friggere
  • Impasto: 500 g farina 0, mezza bustina di lievito per dolci, 3 uova, 30 g burro, 250 g zucchero, scorza di limone, 1 bicchiere di latte

Procedimento

Facciamo una frolla delicata che risulterà molto morbida, amalgamando in planetaria, o amnualmente, le uova con lo zucchero, poi uniamo il burro ammorbidito, il lievito per dolci, il latte e infine la farina e la scorza grattugiata del limone. Lasciamo riposare il panetto ottenuto, poi stendiamo la frolla con il mattarello e aiutandoci con un coppapasta ne ricaviamo dei dischetti.

Per il ripieno: tritiamo grossolanamente tutta la frutta secca. In una ciotola mettiamo le varie confetture, la marmellata, la frutta secca tritata, il cacao amaro, i pinoli, l’uvetta ammollata e strizzata, le castagne cotte sminuzzate, un goccio di liquore e mescoliamo bene il tutto. Farciamo i vari dischetti di frolla con un cucchiaino di questo composto, alternandoli a qualcuno che farciamo semplicemente con un cucchiaio di crema pasticcera. Chiudiamo i vari dischetti a mezzaluna.

Possiamo friggerli, fino a doratura, o cuocerli in forno caldo e statico a 180° per circa 15 minuti (prima di infornarli, però, li spennellate con l’uovo sbattuto). Serviamo con una spolverata di zucchero a velo.

Ancora un’altra ricetta…

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