Angela Frenda ci racconta un’altra, appassionante storia d’amore, che vede protagonisti Elsa Morante ed Alberto Moravia, due degli scrittori più significativi del nostro novecento. La loro latitanza durante la seconda guerra mondiale, poichè di origini ebraiche, fu segnata da un piatto, offerto loro dai contadini laziali, il macco di fave.
Ingredienti
- 600 g fave secche, 3 cipollotti, 3 gambi di finocchietto, 1 mazzetto piccolo di cicoria, 1 mazzetto cavolo nero, 2 coste di sedano, 100 g capperi, 60 g pancetta a dadini, 5 cucchiai di olio evo, sale e pepe
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Procedimento
Il giorno prima, mettiamo in ammollo le fave secche in acqua fredda.
Prepariamo il brodo: facciamo bollire per 1 ora e mezza, in 1 litro e mezzo di acqua circa 3/4 delle verdure a pezzettoni (sedano, cavolo nero, finocchietto, cicoria, cipollotti).
In un tegame, facciamo rosolare il cipollotto tritato con la pancetta e l’olio . Uniamo le fave ben scolate e lasciamo insaporire. Aggiungiamo anche le verdure del brodo e lasciamo soffriggere. Copriamo con un po’ di brodo e portiamo a cottura le fave, a fuoco lento, aggiungendo il brodo quando occorre. Quando le fave sono cotte, profumiamo con il finocchietto ed i capperi e lasciamo cuocere ancora 20 minuti. Lasciamo riposare per un’ora prima di servire con olio a crudo.
Ancora un’altra ricetta…
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