Il diabete è una condizione rischiosa che si verifica quanto l’insulina prodotta dal nostro corpo è insufficiente a processare gli zuccheri introdotti con l’alimentazione. Oltre alle iniezioni di insulina e ai farmaci, il diabete può e deve essere gestito a tavola, attraverso un’alimentazione sana. Questa prevede l’introduzione di cereali, specialmente integrali, che grazie al loro apporto di fibre aiutano a regolare tra trasformazione degli zuccheri in glicemia. Le fibre infatti sono in grado di dilatarsi a contatto con l’acqua, allungando i tempi di digestione. Qualsiasi dieta sana poi prevede abbondanza di frutta e verdura. Ma tra queste ultime, ve ne sono alcune sconsigliate in caso di diabete: vediamo quali.
Verdure sconsigliate con il diabete 2
Ti potrebbe interessare anche:
Il diabete di tipo 2 è chiamato anche diabete mellito, proprio a significare come sia causato da un eccesso di zuccheri nel sangue. Quando la glicemia permane alta troppo a lungo la condizione rischia di divenire stabile, tramutandosi in diabete. Per questo la forma migliore di cura del diabete è la prevenzione, avendo cura di non far salire mai la glicemia oltre i limiti. Questo è possibile limitando l’apporto di zuccheri e di alimenti ad alto indice glicemico. Tra le verdure, due di quelle sconsigliate sono carote e patate. Si tratta di due vegetali ricchi di amido, che per di più durante la cattura, ad opera del calore, perdono la loro naturale forma in cristalli assumendo una consistenza gelatinosa. In questo modo gli zuccheri contenuti in patate e carote vengono assorbiti più velocemente. Sono due verdure da evitare o ridurre, ma se proprio non riuscite a rinunciarvi, ricordate almeno di servirle fredde, così da dare tempo all’amido di ricomporsi.
Glicemia alta e diabete 2: la verdura insospettabile
C’è un’altra verdura in grado di alzare rapidamente i livelli di zuccheri nel sangue. Si tratta di un prodotto estivo molto amato e presente oramai sulle tavole degli italiani durante tutto l’anno. Ricco di licopene, vitamine e minerali, a finire sotto accusa in questo caso è il dolce pomodoro. Il suo quantitativo di zuccheri varia a seconda della maturazione e della varietà. Meglio ridurre anche il pomodoro, scegliendo preferibilmente quelli non ancora del tutto maturi.