Calare la pasta nell’acqua, scolarla al dente, condirla: questi sono i passaggi tipici quando si fa il piatto più popolare delle nostre tavole. C’è però un modo diverso di prepararla, con un metodo molto più simile a quello che si usa per fare il riso: stiamo parlando della la pasta risottata. Tra i vantaggi, sicuramente quelli di sporcare di meno e di ottenere un sapore più intenso, in quanto la presenza dell’amido, rilasciato direttamente in padella e non disperso nell’acqua, permette di ottenere una pasta più cremosa, che riesce a legarsi bene al condimento. Tra gli svantaggi, invece, c’è la necessità di dover prestare una maggiore attenzione alla preparazione che non può essere mai “abbandonata”. Oggi vediamo insieme quali sono i trucchi per fare la pasta risottata e ovviamente ci soffermiamo su alcune golose ricette.
Si può cuocere la pasta nell’acqua, scolandola prima e terminando la cottura in una padella assieme al condimento, oppure si può fare a crudo, aggiungendo del brodo o altro liquido un po’ alla volta. Ci sono poi degli strumenti, come la pentola a pressione o il Bimby®, che velocizzano di molto i tempi di cottura. Ma attenzione, non tutti i formati di pasta sono adatti e anche sui condimenti c’è da prestare un po’ di attenzione. Vediamo quindi insieme come fare la pasta risottata.
Partiamo dall’inizio. Non tutti i tipi di pasta sono adatti a questo modalità di cottura. Meglio prediligere formati corti e avvolgenti, come rigatoni, mezze maniche, conchiglioni. Un po’ più difficile – ma non impossibile – è il caso di formati lunghi: utilizzandoli sarà fondamentale avere una padella di un diametro superiore alla lunghezza degli spaghetti o delle linguine. Evitate infine i tipi di pasta doppi, come bucatini, eccessivamente grossi e spessi, in quanto sono più difficili da cuocere in maniera uniforme.
Avete scelto il vostro formato di pasta, ora è arrivato il momento di cuocerla. Come vi ho anticipato, sono due le possibilità: prelessarla oppure cuocerla a crudo, a mo’ di risotto.
Nel primo caso, portate a bollore l’acqua, salatela e versatevi la pasta. Dovrete scolarla a metà del tempo di cottura indicato sulla confezione e trasferirla poi nella padella in cui avrete messo il condimento. Aggiungete acqua di cottura gradualmente e aggiustate di sale poco prima di spegnere. Tenere sempre a portata di mano un po’ di acqua calda, evitando di aggiungere quella fredda perché bloccherebbe la cottura.
Invece, nel secondo caso, le cose cambiano un po’. Quando cuciniamo la pasta nella maniera tradizionale, è infatti sufficiente dare una mescolata ogni due o tre minuti. Preparandola risottata, invece l’attenzione deve essere continua alternando dei gesti che vanno ripetuti: dopo aver messo la pasta direttamente in padella, occorre mescolare, coprire con il coperchio per un minuto, scoperchiare aggiungendo acqua e mescolare ancora, poi ripetere tutto da capo. Insomma, la pasta risottata non va mai lasciata sola, ma se questo richiede una continua vigilanza, il premio alla fine sarà un risultato veramente eccezionale.
Perfetti per questo tipo di cottura sono i condimenti a base di pomodoro, pesce o verdure, in cui aggiungere liquido, brodo o acqua calda, che darà un effetto cremoso e saporito. Se scegliete la carne, sarà più opportuno aggiungerla alla fine della risottatura, per evitare un effetto “lesso”. Riguardo al sugo di pomodoro, se fate la preparazione con il Bimby® o con la pentola a pressione, questo può essere inserito assieme alla pasta e allungato con un po’ di acqua, mentre in una normale pentola il risultato sarebbe di un sugo troppo “lento”.
Se arrivando al termine della cottura vi rendete conto di aver aggiunto acqua in quantità eccessiva, per farla asciugare potete aumentare la fiamma per un minuto. Qualora il condimento preveda l’uso di parmigiano, mettete un cucchiaio in cottura e mescolate energicamente, anche a fiamma spenta: il liquido si assorbirà velocemente.
In alternativa, sporcate un mestolo di legno con poca farina e usatelo per mescolare la pasta. Attenzione, non aggiungete mai farina direttamente nel condimento, perché avreste un sapore amaro e grumoso. Quel poco di farina attorno al cucchiaio sarà sufficiente per assorbire l’acqua in eccesso senza danneggiare la preparazione.
Ora che abbiamo visto alcuni consigli per fare la pasta risottata vi propongo tre ricette: la prima prevede una preparazione a crudo e si tratta di spaghetti risottati con vongole e zucchine. A seguire, un’idea per fare una pasta in pentola a pressione con pomodoro e pancetta e infine, per gli amanti delle comodità, una semplice – ma sempre gradita – pasta al pomodoro con il Bimby®.
La pasta viene cotta nel sughetto rilasciato dalle vongole e condite quasi all’ultimo con le zucchine tagliate a julienne, per un risultato che vi lascerà davvero senza parole. Ricordatevi solo di avere una padella abbastanza grande per contenere gli spaghetti.
Nel caso della pentola a pressione quello che dovete tenere a mente è che, rispetto al peso della pasta, va inserito il doppio di liquido, tra pomodoro e acqua.
Un’altra modalità per realizzare la pasta risottata è quella di utilizzare il Bimby®. In questo caso sarà sufficiente inserire gli ingredienti nel boccale seguendo la modalità per ottenere un’ottima pasta al pomodoro.
Cosa ne pensate di queste idee per fare la pasta risottata? L’avete mai provata?
L’articolo Cos’è e come si fa la pasta “risottata”? Consigli e ricette sembra essere il primo su Giornale del cibo.
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