La ricotta è un alimento molto utilizzato, sia come ingrediente di altre ricette che consumata come portata principale. Si tratta di un formaggio magro, dal basso indice glicemico e consentito anche nelle diete dimagranti o in caso di diabete. Come tutti gli altri alimenti anche la ricotta ha una data di scadenza, che viene apposta sulla busta qual ora venga venduta sfusa. Come altri prodotti caseari freschi la ricotta è particolarmente suscettibile di deterioramento o contaminazione, per questo è bene consumarla fresca. Più di altri la ricotta inizia a deperire anche prima della data di scadenza, perdendo profumo e sapore. Ancor peggio se viene lasciata fuori dal frigo, specialmente in giornate calde, o posata accanto ad elettrodomestici che producono calore. Ma cosa succede se mangio ricotta scaduta?
Nel caso di ingestione volontaria o meno di ricotta scaduta potremmo incappare nelle conseguenze di una intossicazione alimentare. I sintomi si manifestano con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali dopo circa due ore dall’ingestione della ricotta, e possono durare anche alcuni giorni. Le conseguenze possono essere più o meno serie a seconda del tipo di batterio che può aver contaminato la nostra ricotta. È importante ridurre il rischio di contaminazione tenendo la ricotta chiusa nel suo sacchetto ed adottando le normali pratiche igieniche -come non tenere le uova all’interno del frigo e conservare le verdure crude nell’apposito cassetto.
Se non si conosce la data di scadenza della ricotta ma appare ancora buona, è utile verificarne lo stato prima annusandola, poi verificando la consistenza e solo in seguito assaggiandone un po’. Se odore e sapore sono buoni e la ricotta non giace in frigo da troppo tempo, la si può impiegare in una ricetta che la preveda cotta, per ridurre al massimo i rischi. La maggior parte dei batteri infatti viene eliminata dal calore. Se però la ricotta appare guasta o avete dubbi che sia nel frigo da troppi giorni, meglio evitare ogni pericolo e gettarla: i rischi di un’intossicazione alimentare sono molto maggiori rispetto al costo del prodotto e al dispiacere per lo spreco alimentare. È sempre preferibile acquistare poco prodotto per volta per evitare che il problema si riproponga.
Scopri quando mangiare arance per ridurre l'indice glicemico e massimizzare i benefici. Inizia la tua…
Scopri quando gustare le arance per massimizzare i benefici nutrizionali e come queste aiutano a…
Scopri quando e come consumare i fagioli rossi per ottimizzare il tuo indice glicemico! Unisciti…
Scopri quando e come mangiare i fagioli rossi per controllare l'indice glicemico. Nutrienti, versatili e…
Scopri come i mandarini, grazie al loro basso indice glicemico e ai nutrienti, possono stabilizzare…
Scopri quando gustare i mandarini per massimizzare i benefici per la salute e controllare la…