Salute

Cosa succede se mangi senza glutine

Oramai da molte persone mangiare senza glutine appare come un’alternativa molto salutare. Probabilmente questo bias è legato al modo in cui la salute delle persone affette da celiachia migliori enormemente a seguito dell’eliminazione del glutine. Si osserva infatti una riduzione di borse, occhiaie, un miglior colorito, una ritrovata energia, la scomparsa di mal di testa, gonfiori, dolori e kg di troppo. Questo però avviene perché le persone celiache hanno una reazione immunitaria in risposta all’assunzione di glutine, che crea uno stato infiammatorio perenne in grado di danneggiare l’intestino tenue, inibendo anche l’assorbimento di sostanze nutritive. Certo dunque che, eliminata la causa scatenante in grado di provocare tanti e tali danni, le persone scoprano condizioni di salute migliori e prima sconosciute.

L’importanza del glutine per l’organismo

Altrettanto non avviene nelle persone non affette da celiachia, per cui il glutine riveste una certa importanza. Nei prodotti a base di glutine sono presenti anche numerosi oligoelementi indispensabili al nostro organismo, tra cui calcio e vitamina D, necessari non solo per le ossa ma anche per il corretto funzionamento del cervello. Diete prive di glutine spesso risultano carenti di questi minerali e vitamine. Inoltre numerosi studi hanno evidenziato una correlazione tra questo tipo di dieta e l’aumento dei fattori di rischio cardiovascolari, primo tra tutti l’aumento di colesterolo totale. Altri possibili rischi sono l’aumento di peso, l’aumento della pressione sanguigna e un maggiore rischio di intolleranza al glucosio.

Glutine, rischi e benefici

Tranne in casi specifici, come appunto la celiachia, la virtù sta nel mezzo. Ovviamente non è bene abbuffarsi di pasta, pane, pizza e biscotti, e un eccesso di glutine portare comunque agli stesi problemi di una totale esclusione (obesità, diabete, intolleranza, problemi di pressione). Ma il glutine apporta anche alcuni vantaggi, per cui è preferibile non escluderlo tranne in casi di necessità. Contiene folati e vitamine del gruppo B, in grado di fornire di energia il nostro corpo. Per chi invece è costretto a seguire un’alimentazione priva di glutine, il consiglio è di variare molto nella scelta dei cereali, spaziando tra amaranto, grano saraceno, miglio e quinoa, e non limitandosi ad acquistare ei surrogati dei prodotti a base di glutine, spesso molto grassi ed estremamente processati.

Sara Ester

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