La muffa è una sostanza molto pericolosa per il nostro organismo. Esistono alcuni tipi di muffa che l’uomo è stato in grado di utilizzare, come quello che ha dato origine al primo antibiotico della storia, la penicillina, o quelli utilizzati nei formaggi o per il lievito di birra. Ma non tutte le muffe sono così benefiche con il nostro organismo e nemmeno con i nostri cibi. Le muffe si originano da spore sempre presenti nell’aria, che una volta posate sul cibo e trovate le giuste condizioni di temperatura ed umidità, iniziano a proliferare.
Le muffe prosperano su alimenti ricchi di acqua e proteine, con un PH tra 4 ed 8. A questo punto si “radicano” all’interno del cibo iniziando a consumarlo, modificandone l’aspetto.
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Ingerire muffa involontariamente, cosa succede
Se si consuma erroneamente del cibo ammuffito in piccole quantità, il nostro corpo non subisce nessuna conseguenza. Ma l’ingestione di grandi quantità di muffa o protrarre questo comportamento nel tempo può portare a gravi conseguenze. Le muffe infatti hanno come conseguenza lo sviluppo di sotto-prodotti noti come micotossine. I cibi più pericolosi da consumare nel caso siano aggrediti da muffe sono il latte e i suoi derivati, come formaggi freschi morbidi, come stracchino, mozzarella e ricotta, ma anche lo yogurt. Sono molto dannosi anche il pane ammuffito, la pasta, i cereali, le salve e i sughi, carne e pesce sia cotti che crudi e la frutta. Dai cibi molto compatti come carote, cavoli, formaggi stagionati e confetture è invece possibile asportare solo la parte danneggiata consumando il resto, perché le muffe penetrano con maggior difficoltà al loro interno.
Mangiare qualcosa con la muffa, gli effetti per il corpo
Le muffe più pericolose per l’uomo sono quelle in grado di generare aflatossine, come per quelle del genere Aspergillus, o le Fusarium, in grado di originare fumonisine e tricoteceni. Si tratta in genere di muffa rosata o arancione, in grado di danneggiare addirittura i centri nervosi. Gli effetti dipendono molto dallo stato di salute iniziale, ma in genere i sintomi si manifestano inizialmente con vomito e diarrea. Si possono subire conseguenze anche a carico renale o polmonare. Alcune muffe sono in grado di generare mutazioni del DNA. Ovviamente piccoli quantitativi di muffa riescono ad essere fronteggiati dal nostro sistema immunitario, ma prevenire è sempre meglio che curare.