Le mandorle sono il frutto della pianta del mandorlo (Prunus dulcis), un albero dai frutti ovoidali al cui interno matura il nocciolo, che contiene al suo interno uno o due semi oleosi, la parte che noi consumiamo. Le mandorle sono un frutto altamente energetico e ottime alleate del nostro benessere, ma un consumo eccessivo può produrre effetti poco piacevoli e persino gravi. Concentriamoci prima sui loro benefici: le mandorle sono una ricca fonte di proteine, grassi insaturi benefici per l’organismo, fitonutrienti e vitamina E. Le mandorle apportano anche acidi grassi polinsaturi essenziali Omega 6 e sono un piccolo scrigno di minerali ed oligominerali come manganese, calcio, magnesio, rame, fosforo e zinco. Se consumate con la loro pellicina marrone apportano anche notevoli quantità di fibre.
Con la loro ricchezza di fibre le mandorle contribuiscono a mantenerci sazi, a regolare il transito intestinale e ad alimentare la flora batterica buona, garantendo un buon funzionamento del colon e un umore migliore. Nonostante la loro dolcezza le mandorle aiutano il controllo dei livelli di zucchero nel sangue, risultando benefiche sia ai fini del controllo del peso che per i pazienti affetti da diabete di tipo 2. Sono però molto caloriche (576 calorie ogni 100 g di prodotto) che però viene controbilanciato dall’elevato apporto proteico (21,22 g). Le mandorle apportano vitamina A, in grado di agire come antiossidante, e vitamine del gruppo B, preziose per fornire energia al nostro corpo. Contengono anche acido folico e colina, una sostanza in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e di proteggere il fegato, preziosa soprattutto in caso di epatite o cirrosi.
Ma le mandorle non significano necessariamente e solamente benessere. Le mandorle contengono anche un grasso conosciuto come acido arachidonico, che se da una parte è indispensabile ad alcune funzioni metaboliche, in dosi elevate può innescare il processo infiammatorio e scatenare reazioni avverse. Gli effetti possono essere vertigini, nausea, dolori addominali, problemi all’intestino ed irritazioni cutanee. Attenzione poi alle mandorle tostate che, oltre a perdere gran parte delle sostanze minerali e vitaminiche, possono sviluppare acrilamide, sostanza nota per i suoi potenziali effetti cancerogeni. Le mandorle possono essere consumate anche ogni giorno, ma meglio limitare la quantità a 25-30 gr, corrispondenti ca. a 15-20 mandorle.
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