La cottura è uno di motivi per cui l’uomo è in grado di nutrirsi di carne senza conseguenze immediate sull’organismo. La cottura infatti è in grado di modificare le caratteristiche chimico-fisiche degli alimenti e, nel caso della carne, di renderla più facilmente digeribile. Non solo: la cottura è in grado di sterilizzare gli alimenti, un processo che nella carne è assolutamente indispensabile. Le carni infatti vengono attaccate da virus e batteri che, in modo variabile a seconda del tempo e della temperatura, si riproducono sulla superficie. Oltre al trattamento di calore, esiste un preciso trattamento “freddo” a cui gli animali vengono sottoposti post-mortem. Dopo l’abbattimento infatti il tessuto muscolare degli animali tende ad irrigidirsi, rendendo le carni dure. Il tempo necessario a che le carni ammorbidiscano viene atteso tenendole al freddo, per rallentarne la putrefazione.
Questo processo è noto come frollatura, e al contrario di come spesso si pensa, non è un trattamento riservato solo alla selvaggina o ai grandi animali. Anche il pollo viene sottoposto ad un periodo di esposizione al freddo (4°) di almeno 4 giorni. La cottura del pollo è resa indispensabile dal rischio che si corre entrando in contatto con questa specie, che a differenza di altri animali, appartiene ai volatili. Questo gruppo è esposto a malattie a cui l’essere umano è sensibile, come ad esempio il tetano, che sui volatili non si manifesta in alcun modo. Poi, come altre carni, anche il pollo rischia di ospitare il batterio responsabile della Salmonellosi, leggermente pericolosa per il pollo ma molto dannosa per noi.
Un altro rischio al quale ci si espone mangiando pollo crudo è il campylobacter, una malattia che può provocare vomito, diarrea e dolori addominali. Si tratta di sintomi molto comuni ed assolutamente generici, per cui poi diventa difficile collegarli al consumo di pollo crudo o poco cotto. L’effetto più preoccupante di questo batterio è la Sindrome di Guillain-Barré, che causa paralisi progressiva degli arti. Per questo motivo è bene prestare attenzione anche alla semplice manipolazione della carne di pollo cruda. A tal proposito, anche se ci sembra una comune pratica igienica di buon senso, è indispensabile evitare di lavare il pollo. La pelle è la parte maggiormente contaminata da questo batterio, che rischia di rimanere sulle nostre mani, facendo si che si contamini qualsiasi cosa con cui entriamo in contatto.
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