Colesterolo alto e ipertensione non vanno particolarmente d’accordo con nessun tipo di salume o insaccato. Quale più, quale meno, si tratta sempre di prodotto assolutamente non necessari all’alimentazione, ricchi di sale, di grassi e di colesterolo. Si mangiano per gola, per comodità, per abitudine, ma per quanto vi possa sorprendere, se li eliminaste dalla vostra alimentazione trarreste solo benefici.
Per giunta colesterolo e ipertensione sono due patologie gravi, anche se a parte una paura iniziare poi tendiamo a comportarci come nulla fosse. Si tratta di due considerevoli fattori di rischio per l’apparato cardiocircolatorio, che ci espongono al rischio di ictus e infarto. Ognuno deve valutare se qualche fetta di salumi può valere la proprio vita. Altri si limiteranno a pensare che non c’è così tanta correlazione tra scelte alimentari e rischio per la salute. Cerchiamo di fare chiarezza su questo punto.
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Colesterolo ed affettati, come regolarsi
Prima consiglio è consultare un dietologo esperto in queste patologie: con la salute non si scherza. Volendo però fare un ragionamento a spanne, prendiamo in considerazione un salume generalmente concesso a tutti: la bresaola. In 100 gr di affettato troviamo 151 calorie e 33 g di proteine, di cui 2 g di lipidi, ben divisi tra grassi saturi e polinsaturi (quelli “cattivi”) e monoinsaturi. Apporta 63 mg di colesterolo ed è concessa perché si tratta di un salume “magro” rispetto agli altri. Il contenuto di sodio però è elevatissimo: 1597 mg, superiore alla soglia giornaliera raccomandata: decisamente non positivo per chi soffre di ipertensione.
Ma cosa succede dunque se mangi bresaola con il colesterolo alto e l’ipertensione?
Pur fornendo una buona dose di minerali quali magnesio, rame, zinco e selenio, e alcune vitamine del gruppo B e vitamina A, è impossibile non notare come le stesse sostanze siano acquisibili da numerosi altri alimenti potenzialmente meno dannosi. Purtroppo non c’è modo di capire se il nostro colesterolo è alto, se non attraverso analisi del sangue. Non esiste una sintomatologia che ci metta all’erta prima. Quindi è bene seguire sempre e comunque un’alimentazione ricca di frutta, verdura e fibre, ed evitare cibi grassi, oltre ad effettuare regolari controlli.