Salute

Cosa succede se mangi basilico crudo

Da molti anni ormai si dibatte sulla pericolosità del basilico. Il controsenso sta nel fatto che molti affermino come il basilico sia cancerogeno se consumato crudo, mentre altri affermano la sua pericolosità una volta cotto. Dal punto di vista scientifico la sua presunta dannosità potrebbe venire da due molecole in esso contenute: estragolo e estragone. La loro capacità di sviluppare sostanze cancerogene sarebbe però legato alla cottura. Cosa succede se mangi basilico crudo? In realtà nulla: la pericolosità sarebbe data dalla quantità, come già affermato da Paracelso: “dosis facit venenum”. In questo caso il quantitativo che potrebbe rendere il basilico nocivo è veramente notevole. Dovremmo mangiarne quotidianamente almeno 2 kg per diversi anni.

Proprietà ed effetti del basilico

Il basilico era noto già dai Greci, dove era conosciuto con il nome di basilikon, il cui significato è “reale”, ad indicare che il suo consumo fosse associato alla regalità. Per i Romani invece il nome basiliscus era un riferimento al basilisco, un drago da cui la pianta avrebbe dovuto offrire protezione. Magari il piccolo basilico non può tanto, ma sicuramente è in grado di proteggerci dall’invecchiamento, grazie al suo contenuto di antiossidanti, tra cui oli volatili e flavonoidi. Il basilico favorisce la digestione grazie alla sua capacità di stimolare la secrezione gastrica e salivare, favorendo una pre-digestione già durante la masticazione.

Basilico, ecco cosa contiene

Il basilico è un valido aiuto alla salute cardiovascolare, grazie al suo contenuto di vitamina K. Se consumato crudo il basilico apporta vitamina C, utile per la salute dei sistema immunitario. E’ anche un piccolo integratore di calcio, ferro, acido folico e soprattutto rame. Il basilico contiene anche acidi grassi omega 3, generalmente rari negli alimenti di origine vegetale. I suoi oli volatili sono un ottimo antibatterico, la cui efficacia è stata dimostrata contro Listeria, Stafilococco Aureo, Escherichia coli e Yersina enterocolica, tutti di estrema pericolosità per l’organismo umano e difficili da curare persino con gli antibiotici a cui nel tempo hanno sviluppato resistenza. Tra gli oli del basilico troviamo anche l’Eugenol, capace di spegnere gli stati infiammatori agendo sugli enzimi che la provocano. Grazie a questo il basilico è in grado di alleviare i sintomi di artrite reumatoide e altre patologie causate da infiammazioni.

Sara Ester

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