La birra è una delle bevande più apprezzate in estate, indissolubilmente legata nel nostro immaginario alla pizza, alle partite dei mondiali e agli amici. Di solito la birra è considerata meno salutare del vino, ma una ricerca apparsa su l’European Journal of Epidemiology punta a sconfessare questa credenza. Basandosi sul metodo statistico della meta-analisi, ed usufruendo quindi di un ampio bacino di dati risultanti da diversi studi scientifici condotti in tutto il mondo, hanno esaminato i dati riguardanti 200.000 persone. Lo studio puntava ad esaminare le abitudini riguardanti diverse bevande alcoliche confrontate al rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione.
Ipertensione: la birra è benefica per il cuore?
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Dalla ricerca è emerso come la birra non sia solo lesiva, dato il contenuto di alcool, ma (quasi) al pari del vino, possa apportare anche alcuni benefici sul cuore. Lo studio ha confermato come un consumo moderato di birra -equivalente a circa due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne- riduca il rischio di patologie cardiovascolari fino al 31% rispetto a chi non consuma birra. Il consumo minimo di birra sembra anche avere l’effetto di ridurre la pressione, ma è importante prestare attenzione alla quantità. Assumendo 30 g di etanolo al giorno o più infatti, la pressione invece aumenta.
Birra e diabete, è possibile bere con la glicemia alta?
Riguardo la glicemia alta, invece, si ritiene la birra una bevanda assolutamente sconsigliata. Il suo indice glicemico è elevatissimo, addirittura 110. Meglio concedersi un bicchiere di vino, sempre con moderazione. Riguardo il bere la sera, 30 minuti prima di dormire, non è particolarmente consigliato nel caso di nessuna bevanda. Bere troppo a ridosso del momento di coricarsi può causare risvegli notturni a causa della necessità di urinare. Il consiglio è di prendere confidenza con il proprio corpo e stabilire qual è l’ultimo momento adatto per bere prima di dormire, così da evitare di turbare la qualità del sonno.