Molte persone si assicurano di bere regolarmente latte pensando che aiuti a mantenere le ossa più forti. Tuttavia, secondo un nuovo studio, un tipo di latte potrebbe far invecchiare più velocemente il cervello. Nella ricerca, pubblicata di recente sulla rivista Molecular Nutrition & Food Research, 4.668 partecipanti di età compresa tra i 55 e i 75 anni hanno fornito informazioni sulla loro dieta attuale e sono stati sottoposti a test neuropsicologici per determinare una linea di base. I partecipanti erano inoltre tutti ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Due anni dopo, hanno ripetuto lo stesso esame, scoprendo una possibile associazione tra un tasso più elevato di declino cognitivo e il consumo di latte intero.
Gli autori dello studio hanno concluso che “potrebbe esserci un’associazione con un maggior tasso di declino cognitivo in un periodo di 2 anni negli adulti più anziani ad alto rischio di malattie cardiovascolari per il latte intero”.
Tuttavia, gli esperti si affrettano a notare che questi risultati sono ancora molto precoci.
“La cosa più importante da trarre da questo studio è che si tratta di risultati osservativi molto precoci, il che significa che non devono essere presi come vangelo”, spiega Kristin Carlino, dietista presso il Jersey City Medical Center. Carlino spiega che “studi come questo sono destinati a essere una guida per la ricerca futura e solo una piccola parte di una conversazione molto più ampia”. Oltre a ciò, è apparentemente importante notare che “molti altri fattori possono influenzare la salute di una persona oltre ai fattori dietetici monitorati”.
Carlino osserva anche che “se un elevato consumo di latticini risulta correlato a un maggiore declino cognitivo, non significa che sia la causa del declino”. Offre un esempio, notando che “le persone che assumono molti latticini potrebbero anche essere più propense ad assumere molti zuccheri (come sotto forma di gelato o dessert a base di latticini) e l’elevata assunzione di zuccheri e i conseguenti picchi di insulina potrebbero essere la vera causa del declino cognitivo”.
Per quanto riguarda il consumo di latte, la Calino “suggerisce un’assunzione moderata di latticini, avendo cura di concentrarsi su opzioni di alta qualità, se accessibili”, mentre “raccomanda anche fonti fermentate ricche di probiotici, come yogurt, kefir e lassi”. Inoltre, l’esperta non rifugge necessariamente dai latticini integrali a causa dell’effetto saziante dei grassi.
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