Salute

Cosa succede al nostro corpo se con la glicemia alta mangi formaggio? Incredibile

La glicemia alta è una condizione infida e pericolosa. Infida perché non c’è modo di sapere se abbiamo la glicemia alta fino a che non si effettua un controllo specifico o se dopo lo stesso, non si inizi a monitorare con regolarità. Pericolosa perché se perdura causa diabete di tipo 2, mentre se ormai già se ne soffre, può causare malattie cardiovascolari, danni al sistema nervoso (come ad esempio le neuropatie) danni ai reni (nefropatia diabetica) e in casi gravi insufficienza renale. Inoltre la glicemia alta predispone all’aumento di peso perché, se la nostra insulina è insufficiente, oltre a causare la glicemia alta, tutto ciò che non riesce ad elaborare viene trasformato in grasso. La prima difesa contro la glicemia alta è scegliere accuratamente cosa mangiamo. Cosa succede al nostro corpo se con la glicemia alta mangi formaggio?

Formaggio e glicemia alta, è un buon alimento?

Purtroppo i formaggi sono tra i peggiori alimenti per chi soffre di glicemia alta. Andrebbero evitati infatti tutti gli alimenti ricchi di grassi saturi. Anche per le persone sane i formaggi andrebbero limitati a una/due volte la settimana. Se ci si vuole comunque concedere un po’ di formaggio, è bene evitare quelli più grassi come i formaggi stagionati, il mascarpone, il gorgonzola e la caciotta. Il formaggio “ideale” per uno strappo alla regola può essere la ricotta di mucca, o in alternativa il Grana Padano e il Parmigiano. E’ sempre importante però limitare le quantità.

Formaggi a medio e basso contenuto di grassi

Nella scelta dei formaggi è importante anche verificare le calorie. A questo proposito possono essere ammessi anche alcuni formaggi spalmabili di tipo light, con calorie intorno alle 120 ogni 100 gr di prodotto. Appartengono a queste categorie il formaggio Quark, lo stracchino et similia. Esiste poi una categoria di formaggi medio-grassi, con una percentuale di grassi che varia dal 47 al 36%. Tra questi troviamo il caprino e il montasio, la mozzarella, il caciocavallo e la provola. Quelli sul quale concentrarsi però sono quelli con grassi inferiore al 35% come quelli elencati in precedenza, al quale si aggiungono i formaggi a pasta dura di montagna e i latticini freschi scremati.

Sara Ester

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