C’è stato un tempo in cui la “spaghettata di mezzanotte” era un gran classico. Si tornava dal cinema, da una serata fuori o anche, da una cena non particolarmente sostanziosa, e si concludeva la giornata con la pasta, in genere una aglio, olio e peperoncino. Per tanti mangiare di notte è un piacere, per altri ancora un abitudine, per altri una costrizione, magari a causa dei turni di lavoro. In altri casi si tratta di attacchi di fame, causati da ipoglicemia, o ancora da ansia e stress. Istintivamente viene da pensare non sia un’abitudine del tutto positiva. Cosa succede se mangi di notte?
Mangiare di notte fa bene o fa male?
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Se mangi di notte aumenti le probabilità di prendere peso, e per svariate ragioni. La prima è che stai intaccando le tue ore di sonno, e per la linea è indispensabile dormire in maniera continuativa e profonda. Non farlo altera il metabolismo, l’umore, i dosaggi ormonali, inclusi alcuni che ci comunicano il senso di fame e sazietà. Il risultato è che finiamo con il mangiare più del dovuto. Inoltre mangiare di notte aumenta il colesterolo, il quanto verso le due di notte il nostro organismo lo produce naturalmente. Introdurre altro colesterolo a ridotto di quel momento non è particolarmente salubre ne vantaggioso per l’organismo. In ultimo, il nostro metabolismo rallenta già a partire dal pomeriggio.
A che ora è preferibile mangiare?
Questo elemento è forse il più incisivo ai fini dell’aumento o della perdita di peso. Tutto ciò che ingeriamo fino a mezzogiorno viene processato molto più facilmente dal nostro organismo. Certo, l’orario non è il solo elemento in gioco. Molto dipende dalle calorie ingerite, dal numero di spuntini -è bene farli per non arrivare con troppa fame ai pasti principali, ma non farne troppi per lasciare il tempo allo stomaco di riposare. Ai tempi dei nostri nonni la cena era un pasto molto frugale, a base di alimenti leggeri, e spesso aperta con una porzione di cibo crudo. Lo scopo era più saziare che abbuffarsi. Soprattutto veniva consumata non appena faceva buio. Oggi i nostri ritmi difficilmente lo permettono, e siamo particolarmente schiavi delle abitudini e del conformismo. Ma se accettassimo di non consumare la cena all’orario del tg, l’ideale sarebbe fare l’ultimo pasto della giornata intorno le 18:00.