Il miele è considerato un ottimo alimento per l’organismo umano. Vanta, sicuramente, innegabili proprietà, con l’unico difetto che la misura in cui ci sono benefiche è assolutamente casuale. Il miele è creato dalle api come forma di proprio sostentamento, in modo da costituire una riserva per la loro sopravvivenza quando, durante la brutta stagione, il polline è assente. Gli apicoltori sottraggono il miele cercando poi di sopperire con acqua e zucchero, intervenendo in maniera artificiosa. Nel caso scegliate di consumarlo o abbiate già questa abitudine, ricordate comunque di non somministrarlo ai bambini di età inferiore ai 3 anni, perché possono manifestare botulismo, in molti casi mortale.
Chiudiamo la parte negativa riguardante questo prodotto ricordando quanto il miele abbia un indice glicemico elevato, e per questo sia sconsigliato a chi soffre di diabete. Certo che, non riuscendo ad eliminare gli zuccheri, il miele è preferibile allo zucchero bianco che non apporta nessuna proprietà e nessun nutriente. Resta inevitabile come il miele alzi la glicemia anche nei soggetti sani, costringendo l’insulina alla elaborazione di zuccheri e, dove questa non riesce, venendo trasformato in grasso. Nei soggetti sani il quantitativo di miele giornaliero da non superare è di tre cucchiaini di miele al giorno. Il che corrisponde a circa 30 gr: ma cosa succede se si mangia miele tutti i giorni?
Il miele vanta proprietà antinfiammatorie notevoli, e per questo si rivela utile come rimedio nei casi di influenza o raffreddamento. Agisce anche in maniera preventiva, rafforzando le nostre difese immunitarie. E’ ricco di antiossidanti, che contribuiscono a combattere lo stress ossidativo e l’invecchiamento. Apporta proteine e vitamine e il suo elevato contenuto di fruttosio lo rende un alimento in grado di regolare il transito intestinale, e in certi casi lo rende leggermente lassativo. Inoltre è un prodotto in grado di fornire molta energia. Attenzione però ad impiegarlo in bevande calde: molte delle sue proprietà si inattivano e, quel che è peggio, con temperature superiore ai 70° sviluppa un certo grado di tossicità. Meglio utilizzarlo crudo o, nel caso lo si voglia usare per dolcificare, aspettare che la bevanda si sia leggermente raffreddata.
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