Salute

Cosa succede a chi mangia le albicocche con la buccia? Quello che devi sapere

Le albicocche sono un dolcissimo frutto dell’estate, spesso reperibile anche in altri periodi ma è in questa stagione che sviluppano ed apportano il maggior quantitativo di nutrienti possibile. E’ bene approfittarne per fare il pieno di minerali, vitamine ma soprattutto gusto. Ma cosa succede a chi mangia le albicocche con la buccia? Molte persone hanno l’abitudine di sbucciare qualsiasi frutto, ed è un vero peccato perché proprio in questo sottile strato di trovano numerose sostanze preziose per il nostro organismo e la sua salute. Ecco quello che devi sapere.

Albicocche con la buccia, ecco cosa contiene

Le albicocche vantano numerose proprietà per il nostro organismo. Molte di queste si concentrano proprio nella buccia, come le fibre. Queste sostanze sono in grado di migliorare la regolarità intestinale, ma non solo. Le fibre riducono l’assorbimento di colesterolo e rallentano l’assorbimento degli zuccheri, evitando così picchi glicemici. Le fibre ci rendono anche sazi più a lungo, riducendo il rischio di attacchi di fame, anche nervosa. Le albicocche contengono anche vitamina A, C, B5, ed E, oltre a numerosi antiossidanti. Le albicocche apportano contemporaneamente beta-carotene, licopene, luteina e zeaxantina. Queste sostanze prevengono l’invecchiamento mentre le ultime due proteggono la vista. Apportano anche numerosi minerali come potassio, magnesio, rame, zinco e fosforo.

Togliere o tenere la buccia delle albicocche?

Questo notevole frutto apporta inoltre pochissime calorie, appena 48 ogni 100 gr di prodotto, con un contenuto di grassi irrisorio ed un elevato apporto idrico, il che le rende un frutto diuretico e detossinante. Riguardo la buccia, è bene tenere presente che gli antiossidanti sono contenuti in percentuale variabile (dal 13 al 48%) proprio in questo sottile strato del frutto. Toglierla è quindi un peccato: meglio sarebbe procurarsi frutta non trattata e limitarsi a lavarla bene, mangiando il frutto intero e privandolo solo del nocciolo. Quest’ultimo invece va necessariamente asportato, in quanto tossico. Ne bastano 30 per provocare un intossicazione da cianuro, quantità che scende ad appena 5 per i bambini.

Sara Ester

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