La birra è sicuramente una bevanda molto piacevole e, soprattutto con l’aumentare del caldo, molto attrattiva. Purtroppo non si tratta della bevanda maggiormente consigliata in caso di glicemia e colesterolo alti. Primo perché l’indice glicemico della birra è veramente alto: ben 110. Vero che questo alcolico vanta alcuni antiossidanti di un certo interesse, ma non abbastanza da giustificare l’introduzione di un tale IG. Quanto al colesterolo, pur apportandone 0, la birra non è la scelta migliore nemmeno per chi soffre di colesterolo alto, in quanto l’alcool è sconsigliato a chi ha già fattori di rischio cardiovascolari, come appunto è il colesterolo in livelli superiori alla norma. In entrambi i casi -glicemia alta e colesterolo alti- possiamo dire quindi che la birra non è consigliata, ma tollerata una tantum a patto che entrambi questi valori siano sotto controllo. Ma cosa succede a chi beve la birra tutte le sere con glicemia e colesterolo alti?
Glicemia e colesterolo alti e birra, quale rapporto
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La risposta più scontata alla domanda potrebbe essere: “nulla di buono”. Se è vero che a piccole dosi la birra ha dimostrato una moderata protezione contro lo stress ossidativo cellulare -comunque inferiore a quello vantato dal vino- è vero anche che un consumo regolare di birra alzerà i trigliceridi e il diabete, aumentando il rischio complessivo di danni al cuore.
Benefici della birra su persone sane
Il discorso è diverso nel caso si beva birra senza doversi preoccupare di patologie pregresse. La birra ha un discreto valore nutrizionale, con relativamente poche calorie (43 ogni 100 gr di prodotto). Contiene alcuni sali minerali come potassio, magnesio e calcio, anche se in modestissime quantità. Apporta anche fosforo e vanta soprattutto un interessante effetto diuretico, utile per combattere ritenzione e cistiti. Il luppolo apporta flavonoidi, sostanza ormai accreditata come antitumorale. In particolare contiene xantumolo. Si tratta di una sostanza utile nell’inibire la proliferazione di cellule cancerose. Si tratta pur sempre di una bevanda alcolica quindi la moderazione è d’obbligo per evitare danni al fegato.