Il caffè è una piacevole bevanda, che però nasconde qualche controindicazione. Tutti conoscono, direttamente o indirettamente, il potere eccitante del caffè, e magari lo usano a proprio vantaggio e al contrario centrano di limitarne gli effetti. Il caffè è sconsigliato quindi a chi soffre di ipertensione, ma quali sono gli effetti su chi soffre di colesterolo alto e glicemia alta?
Bere caffè con il colesterolo, quali effetti
Ti potrebbe interessare anche:
Il caffè è ricco di antiossidanti preziosi, come l’acido clorogenico, il caffeico e le melanoidine, che hanno un moderato benefico effetto sui livelli di colesterolo. Secondo una ricerca scientifica francese comparsa sull’European Journal of Preventive Cardiology, sembra l’azione del caffè sul colesterolo dipenda dal fatto che la bevanda sia o meno filtrata. Consigliano di prepararlo filtrato, perché una tazza di caffè non filtrato contiene il 30% in più di grassi rispetto al non filtrato. Mentre il consumo di questa bevanda è da associare ad un ridotto rischio di morte per arresto cardiovascolare in uomini e donne che consumano caffè rispetto a chi non ne beve, nella misura del 12% per le donne e del 20% negli uomini. Gli antiossidanti in generale hanno il potere di combattere lo stress ossidativo e prolungare la vita delle cellule.
Mentre con la glicemia…
Numerosi studi cercano di associare un ridotto sviluppo del diabete di tipo 2 nei soggetti che consumano abitualmente caffè, grazie agli acidi in esso contenuti. Gli effetti sul consumo immediato però non sono altrettanto positivi: il caffè bevuto a fine pasto ha la capacità di alzare i livelli di glicemia, del +9 se bevuto a colazione, del 15% de bevuto a pranzo e del 26% se bevuto a cena. Questi dati tengono conto della sola sostanza priva di dolcificante, quindi va da se che il dato si modifichi in base a che si aggiunga o meno zucchero o miele.