L’acqua è indispensabile al nostro organismo. Ne siamo composti per circa il 60% del nostro peso corporeo nel caso degli uomini e per il 50-55% per le donne, che dispongono di una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto agli uomini. Un neonato è composto di acqua addirittura per il 75%. Per mantenere questo rapporto sarebbe necessario bere 30 ml per ogni kg del proprio peso. Ad esempio, un individuo che pesi 80 kg dovrebbe introdurre 240 ml di acqua ogni giorno per mantenersi idratato. Ma cosa succede a chi beve acqua con problemi di digestione, memoria, ipertensione e glicemia alta?
Acqua, l’importanza di una corretta idratazione
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Dopo appena mezz’ora in cui il nostro corpo è in carenza di liquidi iniziamo a registrare sensazioni poco gradevoli come giramenti di testa, scarsa chiarezza di pensiero, secchezza delle fauci e degli occhi. Ma soprattutto l’intero organismo smette di funzionare a pieno regime. A risentirne sono soprattutto la memoria, la digestione, la glicemia e l’ipertensione. Questo perché l’acqua aiuta anche ad eliminare il sodio in eccesso. Questo minerale è noto proprio per causare aumento della pressione sanguigna. L’acqua aiuta anche a ridurre il glucosio presente nel corpo, quindi una buona idratazione aiuta a tenere sotto controllo la glicemia alta.
Acqua e processi fisici del nostro corpo
Quando siamo disidratati sopraggiungono stordimento, confusione, emicrania e agitazione. L’intero organismo entra in allarme. Anche se è meno immediato da notare, a risentirne è soprattutto la memoria a breve termine. Questo perché l’acqua partecipa all’attività del sistema nervoso simpatico. Che regola gli stati di presenza, la pressione sanguigna e il modo in cui utilizziamo l’energia nelle varie attività. E’ importante bere in maniera continuativa per mantenere queste funzioni. In caso di disidratazione infatti i reni assorbono tutta l’acqua che introduciamo anziché eliminarla con le urine. In questo caso il corpo non elimina nemmeno le tossine.