La colite può essere di vari tipi, di cui la più comune è sicuramente la colite spastica. Si presenta con dolori addominali, crampi, e stranamente può comportare sia stipsi che diarrea, persino in maniera alternata. Concorrono anche flatulenza e muco nelle feci. Un altro tipo di colite è quella enteroemorragica, causata da una tossina presente in Shingella dysenteriae o dall’Escherichia coli 0157. Può essere provocata anche da un’ameba nota come Entamoeba histolyca. In questi casi è necessario il consulto medico e la prescrizione di analisi approfondite oltre che di farmaci appropriati. Per la colite spastica, noto anche come colon irritabile, ad oggi non sono chiare ne le cause e quindi tantomeno le cure. L’unico trattamento prevede curare al meglio l’alimentazione al fine di alleviare i sintomi e gestire la fase acuta. Ecco cosa mangiare se hai la colite.
Alimentazione corretta in caso di colite
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La colite è un disturbo particolarmente fastidioso che può inficiare la qualità della vita quotidiana. Non esistono esami diagnostici atti ad identificare la colite. Si può ritenere di soffrirne se in maniera continuativa, per almeno tre mesi, si soffre dei sintomi elencati in precedenza. Possono accompagnarsi anche a nausea, ansia, umore instabile, stanchezza, cefalea e disturbi del sonno. Vanno ovviamente escluse tutte le patologie che presentano una simile sintomatologia per essere certi che non si tratti di qualcosa di più grave. I sintomi sono comuni alla diverticolite e al Morbo di Crohn. In ogni caso è bene seguire un’alimentazione atta ad alleviare i disturbi.
Cibi da evitare e cosa invece scegliere in presenza di colite
La prima cosa da fare è evitare tutti quegli alimenti che possono favorire l’infiammazione o esacerbare i sintomi. Sono da escludere i cibi piccanti, le spezie, gli insaccati e il cibo fritto. Per quanto generalmente salutari, sono da evitare anche gli alimenti eccessivamente ricchi di fibre come cereali integrali e crusca. Al bando anche caffè, bibite gassate, alcolici, inclusa la birra. Da evitare anche i cibi ricchi di zucchero, in grado di far proliferare la flora batterica negativa rispetto quella positiva. E’ bene mantenersi sempre idratati, bevendo almeno 1,5 litri di acqua al giorno. I grassi vanno limitati, ma carne e pesce sono concessi se cotti al vapore o bolliti. Frutta e verdura danno risposte differenti a seconda del soggetto: il consiglio è di provarne uno al giorno e verificare la risposta nel nostro organismo. Sono ottime le patate lesse e le carote, oltre a minestre di cereali come orzo, riso e avena.