Salute

Cosa mangiare quando si dorme male? Ecco cosa ha scoperto la scienza

L’insonnia è un problema abbastanza grave e molto comune. Soprattutto in estate, quando il caldo rende difficoltoso l’addormentamento e più frequenti i risvegli. Una cattiva qualità del sonno purtroppo si riflette anche sulla vita diurna. Dopo una notte insonne o frammentata ci sentiamo stanchi, irritabili, meno reattivi. Per capire l’importanza di un buon sonno, basti pensare a come impedire di dormire sia da sempre una delle più comuni torture. Per fortuna è  possibile conciliare il sonno con l’aiuto di una buona alimentazione. Cosa mangiare dunque quando si dorme male? Ecco cosa ha scoperto la scienza.

La dieta per dormire meglio

Riguardo la qualità del sonno c’è da aggiungere che dormire bene aiuta a mantenere il peso forma, mentre dormire poco o male espone ad un aumento di peso. La base dell’alimentazione che favorisce un buon sonno è la moderazione. Prima di tutto è necessario mangiare senza eccessi: pasti troppo abbondanti, soprattutto la sera, pregiudicano la qualità del sonno.  Una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Sleep Medicine, ha osservato un gruppo di 26 persone deducendo come i soggetti coinvolti dormissero meglio grazie ad una alimentazione controllata. Le persone sono state sottoposte a polisonnografia e, nei 4 giorni di dieta, hanno dimostrato un miglioramento. Mentre l’ultima sera, in cui l’alimentazione era libera, si è registrata una diminuzione del sonno a onde lente -ovvero la fase del sonno profondo- e tempi più lunghi per addormentarsi: 29 minuti contro i 17 delle prime notti.

La giusta alimentazione per favorire il buon sonno

I ricercatori hanno evidenziato come un’alimentazione ricca di fibre vegetali favorisca il sonno profondo rispetto a quanto accade in chi si nutre di grassi saturi. Il sonno profondo favorisce il rilascio di un ormone chiamato leptina che regola la fame e ci evita di mangiare compulsivamente, contribuendo a regolare il nostro peso corporeo. Lo zucchero sembra produrre invece un eccessivo numero di risvegli notturni. Importante poi evitare alimenti eccitanti come caffè, cioccolata ed alcool che, anche se apparentemente favorisce l’addormentamento, di fatto peggiora la qualità del sonno, inficiando anche la memoria. Bene evitare anche curry, pepe, paprika e cibi troppo salati, incluso il dado da cucina. Via libera invece a pasta, riso, pane, orzo, radicchi e lattuga, aglio e cipolla, zucca, rape e cavolo.

Sara Ester

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