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Come mangiare le fave per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

La primavera ci regala numerose primizie, e tra queste troviamo le fave, una verdura appartenente alla famiglia delle leguminose che, anche se consumato fresco anziché fresco, come tutte le altre appartenenti a questa famiglia, ha tra le sue virtù l’alto livello di proteine. Le fave sono abbastanza caloriche (88 calorie ogni 100 gr di prodotto) ma povere di grassi (0,7 gr) e con 0 colesterolo, il che le rende adatte a tutti, tranne a chi soffre di favismo. Il loro indice glicemico è di 40, considerato quindi basso e buone anche per chi soffre di diabete. Ma come mangiare le fave per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Come mangiare le fave per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Fave e glicemia, ecco come sfruttarle al meglio

L’ideale è consumare questo ortaggio assieme a dei cereali, meglio ancora se integrali. Che sia pane, pasta o riso, si introducono così tutti gli elementi che rendono il piatto davvero completo. Inoltre le fibre apportate dai cereali sono in grado di allungare il tempo in cui gli zuccheri dell’intero pasto vengono assorbiti, regolando la glicemia ed impedendo la creazione di picchi glicemici. Le stesse fave sono ricche di fibre, in grado di aumentare il senso di sazietà ed allungare i tempi fino al pasto successivo, impedendo attacchi di fame nervosa.

Proprietà delle fave e benefici effetti sull’organismo

Le fave apportano calorie diverse a seconda di come si presentano, e secche risultano molto più caloriche (341 ogni 100 gr) mentre surgelate meno (62). Apportano ferro, indispensabile a trasportate l’ossigeno nel sangue e per la formazione di globuli rossi, utile quindi a contrastare l’anemia. Sono ricche di potassio, che stabilizza l’eccitabilità neuromuscolare inclusa quella cardiaca e regola il bilanciamento acido base e permette un corretto scambio di fluidi tra le cellule. Le fave apportano anche magnesio, necessaria a numerose funzioni dell’organismo e responsabile della vita di ben 300 enzimi. Sono ricche anche di rame, che aumenta l’assorbimento del ferro, come pure l’acido ascorbico. Apportano anche vitamine del gruppo B, utili a fornire energia al nostro corpo.

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