Il cumino è una spezia che si ricava dai frutti del Cuminum cyminum L., una piccola pianta annuale ed erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae, la stessa del coriandolo, dell’aneto e del finocchio. È una specie vegetale coltivata in Medio Oriente, in India, in Cina e in diversi paesi del Mediterraneo, tra cui la Tunisia.
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I suoi frutti, detti semi di cumino, sono ampiamente utilizzati in cucina come spezie, soprattutto nella cucina orientale, ma sono noti anche per i loro molteplici benefici. Infatti, anticamente erano considerati un vero e proprio rimedio per trattare diverse malattie, tra cui il diabete.
In questo articolo, quindi, vogliamo parlarvi delle caratteristiche nutrizionali e delle proprietà del cumino e di come poterlo utilizzare per dare un tocco in più alle nostre preparazioni.
Pianta e semi del cumino, una spezia del Mediterraneo
Il cumino è una spezia originaria della Siria, nota sin dai tempi dell’Antico Egitto: i suoi frutti, infatti, sono stati ritrovati nelle tombe egizie. Inoltre, sembra che i Romani usassero i semi come rimedio digestivo dopo i loro banchetti e si parla del cumino sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento.
La pianta del cumino ha un fusto sottile e ramificato non più alto di 20-30 cm. Le foglie assomigliano molto a quelle del finocchio, i fiori sono piccoli, bianchi o rosa e disposti a ombrella, mentre il frutto è rivestito da un guscio duro, legnoso, dalla forma allungata e ovoidale, lungo 4–5 mm, contenente un singolo seme. I semi del cumino sono simili a quelli del finocchio e dell’anice verde, ma sono più piccoli e di colore scuro. I frutti si raccolgono quando le ombrelle sono giunte a maturazione: una volta essiccate, si procede con una leggera battitura per separarli.
È difficile distinguere la pianta del cumino da quella del carvi, erba nota come “cumino dei prati”, ma con un aroma completamente differente. A tal proposito occorre sottolineare che esistono diverse specie erbacee, spesso confuse con il cumino:
- il Carum carvi, detto anche cumino tedesco o cumino dei prati, proprio perché cresce spontaneamente nei prati di montagna, in particolare nell’Appennino, ed è caratterizzato da un’infiorescenza a ombrello simile a quella del Cuminum cyminum L., ma con semi più piccoli, più scuri e meno piccanti. Infatti è maggiormente apprezzato in Europa per il suo sapore più delicato.
- Il Bunium persicum, chiamato anche cumino nero, diffuso solamente in India e in Iran, quasi sconosciuto nei paesi occidentali. I suoi semi sono lunghi, curvi e dal colore scuro.
- La Nigella sativa, anch’essa conosciuta come cumino nero; i suoi semi sono neri e dalla forma piramidale e la pianta appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae, diversa quindi da quella del cumino.
Caratteristiche e proprietà del cumino
Oltre a essere una spezia nota per il suo sapore deciso e penetrante che arricchisce moltissime ricette, il cumino è da secoli apprezzato anche per avere effetti benefici sulla salute. Diversi studi hanno dimostrato le proprietà del cumino, che sono state generalmente attribuite all’azione dei suoi costituenti attivi, come terpeni, fenoli e flavonoidi. Inoltre il cumino è ricco di preziosi oli essenziali, che conferiscono a questa spezia un gusto amaro, piccante e un aroma dolciastro. Ma vediamo ora insieme nel dettaglio quali sono le sue proprietà.
La spezia digestiva, amica dell’intestino
Il cumino è noto da sempre per le sue proprietà digestive e carminative, cioè è in grado di ridurre il gonfiore addominale, prevenendo spasmi e coliche causate da fermentazioni, quindi utile in caso di aerofagia e meteorismo. Spesso in questi casi viene utilizzato come infuso o come decotto, mentre masticare i semi aiuta a combattere l’alito cattivo. Inoltre, stimola l’appetito e la peristalsi intestinale, ossia il movimento dell’intestino che favorisce l’evacuazione, contrastando quindi la stitichezza.
Un alleato contro il colesterolo
Il cumino, come era noto già anticamente, ha effetto ipoglicemizzante, cioè è in grado di ridurre la glicemia e, come confermano alcuni studi, regola trigliceridi e colesterolo. In particolare riduce il colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, favorendo la perdita di massa grassa, con conseguente riduzione del peso corporeo e della circonferenza vita.
Potente antiossidante e antisettico e altre proprietà
Come molte altre spezie, anche il cumino ha proprietà antisettiche, antimicotiche e antivirali. Grazie ai flavonoidi ha potere antiossidante, e sembra svolgere anche effetti antitumorali. Un tempo, soprattutto in India e in Turchia, il cumino rappresentava anche un rimedio particolarmente indicato per le donne, in quanto a questa spezia erano attribuite proprietà galattogoghe, in grado di incentivare la produzione di latte durante l’allattamento, e proprietà emmenagoghe, quindi capace di favorire l’afflusso di sangue durante il ciclo mestruale. Tuttavia, ad oggi non esistono sufficienti studi clinici in grado di supportare l’efficacia di questo rimedio.
Cumino: come si usa in cucina?
Il cumino è particolarmente apprezzato per il suo sapore forte e deciso nella cucina nord-africana, indiana e messicana, mentre nel nostro paese non è molto conosciuto e utilizzato. Si possono utilizzare i semi interi, così come si fa con i semi di finocchio, oppure la polvere, ottenuta macinando i semi con un pestello, meglio se direttamente al momento per conservarne meglio l’aroma. Il suo gusto amaro e piccante allo stesso tempo e il suo aroma dolciastro lo rendono adatto a insaporire piatti a base di carne e formaggi freschi, ma si abbina anche a verdure e ortaggi, in particolare cavoli e patate. Utilizzatelo per aromatizzare zuppe, vellutate e minestre. Ma attenzione, soprattutto se non siete abituati al suo gusto pungente, a usarne solo piccole quantità, o rischierete di coprire ogni sapore. Il cumino, è un ingrediente fondamentale del curry e del garam masala, tipici della cucina indiana. In Europa, invece, i semi sono aggiunti al pane casereccio, soprattutto in Francia. Inoltre, viene utilizzato per la preparazione di liquori.
Decotto di cumino
Per favorire la digestione o per combattere l’alito cattivo è sufficiente masticare dei semi di cumino interi, ma il modo migliore per estrarre tutti i principi attivi presenti nel cumino e sfruttarne al massimo i benefici è quello di preparare un decotto. Ecco come fare.
Ingredienti
- 2 cucchiaini di semi di cumino
- 200 ml di acqua
Procedimento
- Versate l’acqua in un pentolino e portate a ebollizione.
- Aggiungete i semi di cumino all’acqua bollente e continuate a far bollire l’acqua per 7-8 minuti.
- Spegnete il fuoco e lasciate in infusione, con un coperchio, per 8-10 minuti.
- Filtrate e versate in una tazza. Se necessario potete aggiungere un cucchiaino di miele per dolcificare.
A voi piace il cumino? E come lo utilizzate in cucina?
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