L’aceto è il liquido ottenuto introducendo dei batteri Gram-negativi del genere acetobacter nel vino. Questi batteri, in presenza di acqua ed aria, ossidano l’etanolo. Nella produzione casalinga di aceto, in genere per introdurre i batteri ci si limita ad inserire un pugno di pasta di grano duro, niente di sconvolgente rispetto alla parola “batteri gram-negativi” che può suonare sia molto scientifico che particolarmente spaventoso. Oltre che dal vino, l’aceto può essere ottenuto da qualsiasi bevanda fermentata che presenti etanolo, come nel caso del sidro o dell’idromele (aceto di mele) o della bitta, o ancora malti di farro, orzo o riso (aceto di riso) e persino frutta. L’azione di questi batteri trasforma l’etanolo in acido acetico. Ma bere aceto fa male?
L’aceto agisce come uno stimolatore del metabolismo, e apporta numerosi benefici alla linea e all’aspetto anche perché funge da diuretico naturale, contrastando ritenzione e pelle a buccia di arancia. Per lo stesso motivo viene impiegato esternamente, per motivi estetici, come impacco o maschera di bellezza. L’aceto è un potente disinfettante, oltre ad essere un antibatterico naturale. In particolare l’aceto di mele, bevuto -diluito in acqua- agisce contro i batteri che colpiscono l’area intestinale, impedendo o risolvendo disturbi come la diarrea. Un uso quotidiano di aceto mantiene il corpo alla corretta acidità equilibrando il PH. L’aceto disintossica il fegato, favorisce la digestione e limita gli episodi di fermentazione, impedendo la formazione di gas in stomaco ed intestino.
Quella assicurata dall’aceto è un’azione molto potente, tanto da rischiare di interferire con alcuni farmaci: meglio non bere aceto se si assumono farmaci per il cuore o contro il diabete. Stessa cosa per i farmaci diuretici o lassativi. L’aceto inoltre attacca lo smalto dei denti: per evitare di danneggiarli eccessivamente, meglio diluirlo con acqua. L’aceto stimola la lipolisi, favorendo la distruzione dei depositi di grasso. Meglio non berlo nel caso non si sia normopeso o si stiano assumendo calorie insufficienti rispetto il proprio fabbisogno. L’aceto favorisce anche il senso di sazietà, molto utile nelle diete ma da evitare in caso di persone già inappetenti o che soffrono di astenia.
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