Uno dei profumi caratteristici dell’estate proviene dal basilico, una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Lamiacee. Il basilico vanta infinite proprietà, tra cui quelle antispasmodiche, antinfiammatorie, stomachiche (contro astenia e inappetenza), carminative e diuretiche. La sua costituzione chimica è particolarmente interessante: è ricco di olio essenziale di estrangolo, canfora, geraniolo, cinnamato di metile, eugenolo e acetato di linalile. Tutte queste sostanze ne fanno, oltre che un ottimo ingrediente in cucina, anche un fantastico ingrediente per particolari tisane digestive. Il linalolo conferisce al basilico una discreta attività antibatterica, testata e confermata in vitro, ed in grado di coadiuvare l’azione di alcuni antibiotici. Ma un alimento con tanta valenza positiva non può non nasconderne alcuni anche negativi.
Voci popolari allertano soprattutto i preparatori di salse casalinghe sui rischi e i pericoli di mettere il basilico all’interno delle bottiglie di conserva. La teoria è che il basilico cotto abbia effetti cancerogeni. Alcuni invece affermano come sia preferibile evitare di consumare il basilico crudo. Dov’è la verità? In realtà il basilico crudo non è affatto pericoloso, ma solo difficile da digerire, il che può esacerbare la sintomatologia in chi soffre di particolari disturbi come la sindrome del colon irritabile o la gastrite. In questi casi è preferibile scottare un po’ il nostro basilico o aggiungerlo un attimo prima della fine della cottura delle pietanze. Per tutti gli altri, nessun problema, anzi, solo benefici.
Il basilico è in grado di regolare i livelli pressori e apporta numerosi antiossidanti, in grado di contrastare l’invecchiamento precoce e lo stress ossidativo. Il basilico aiuta a combattere problemi di flatulenza e stimola la diuresi, aiutando a combattere la pelle a buccia d’arancia. Il suo olio essenziale è utilizzato per contrastare gli stati infiammatori perenni, alla base di molti disturbi come l’artrite ed in particolare quella reumatoide. Ma anche infiammazioni temporanee che causano otiti, stati febbrili e affezioni cutanee. Attenzione al consumo del basilico durante la gravidanza e l’allattamento: è stato dimostrato in vitro come l’estrangolo possegga effettivamente capacità mutagene e cancerogene. Meglio evitarne il consumo durante le fasi più delicate della vita.
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