Una delle più grosse tentazioni estive, terminata la stagione delle ciliegie, è sicuramente costituita dall’anguria. Nonostante la sua dolcezza si tratta di un frutto poco calorico -appena 30 calorie ogni 100 gr- ma altamente ricco di zuccheri. Consumare 200 gr di anguria equivale ad introdurre l’equivalente di 5 cucchiaini di zucchero. Che è il primo motivo per evitare di consumarla a fine pasto, quando la glicemia può essere alta a causa degli alimenti introdotti fino a quel momento. Controllare la glicemia è una buona idea non solo per chi soffre di diabete, ma anche per prevenirlo ed in generale per controllare il peso. Gli zuccheri in eccesso infatti rischiano di non venire processati dall’insulina, trasformandosi in grasso. Ma non è l’unico motivo per cui l’anguria non va mangiata alla fine dei pasti.
Anguria a fine pasto: perché è meglio di no
Ti potrebbe interessare anche:
- Cavatelli fatti in casa con solo 2 ingredienti: l’aggiunta perfetta per il tuo menù di Natale, irresistibili con qualsiasi sugo!
- Scopri la pastella perfetta per i fritti: quale birra abbinare per un risultato straordinario!
- É sempre mezzogiorno: 26 novembre 2024 – Fettuccine colorate delle feste di Gian Piero Fava
Non molti sanno che l’anguria non è uno dei frutti più digeribili, anzi. Si tratta di un alimento altamente idratante e diuretico, essendo costituito per il 96% da acqua. Ma proprio a causa di questa ricchezza di liquidi l’anguria è poco digeribile. Troppa acqua infatti diluisce i succhi gastrici, facendo lavorare peggio il nostro stomaco. Ne risulta una digestione lenta, faticosa, che può causare la fermentazione del cibo precedentemente ingerito durante il pasto. Ne conseguirebbero gonfiore addominale, senso di pesantezza, dolori e tempi di digestione molto più lunghi. Per questo l’anguria andrebbe evitata in chi ha già abitualmente difficoltò di digestione
Proprietà dell’anguria e benefici per la salute
L’anguria resta comunque un ottimo frutto, ricca di Sali minerali come potassio e magnesio. Apporta anche numerose vitamine, tra cui quelle del gruppo B, indispensabili per trasformare il cibo in energia. Contiene anche vitamina A e C. L’anguria contiene soprattutto antiossidanti, tra cui il beta-carotene, in grado di proteggere la pelle e prepararla all’abbronzatura, e il licopene. Gli antiossidanti proteggono dall’invecchiamento e dallo stress ossidativo. La vitamina C e il potassio rendono l’anguria un frutto detossinante. Il suo elevato apporto idrico la rende una preziosa alleata dei reni e ci aiuta a contrastare la ritenzione idrica, che in estate rischia di peggiorare. Come ovviare al problema della digestione? Semplicemente consumandola preferibilmente lontano dai pasti, come rinfrescante spuntino, a tutto beneficio della linea e della salute.