Sempre freschi, in ottime condizioni e, soprattutto, piccanti. Ecco cinque ottimi metodi per conservare i peperoncini in modo da averli a portata di mano tutto l’anno.
1. NEL CONGELATORE
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Se avete un solo rametto, potete conservarlo in frigorifero rimuovendo i singoli peperoncini e riponendoli in una scatola ermetica per evitare l’umidità e la contaminazione da altri alimenti. In questo modo si conservano per diversi giorni. Tuttavia, come già detto, con il passare del tempo tendono a seccarsi sempre di più, compromettendo il grado di piccantezza. Di conseguenza, vi propongo di consumare i peperoncini entro pochi giorni.
2. IN FRIGO
Prima di congelarli, assicuratevi che i peperoncini siano freschi e appena raccolti. Eliminate quelli danneggiati o che presentano ancora segni di ammaccature. Lavateli e asciugateli completamente prima di conservarli in un contenitore ermetico. Per evitare la formazione di ghiaccio all’interno, deve trattarsi di una scatola completa e non danneggiata; vanno bene anche barattoli di vetro o sacchetti ermetici.
Quando ne avete bisogno, aprite semplicemente la confezione e prendete un paio di peperoncini, lasciandoli arrivare a temperatura ambiente prima di utilizzarli. Si ammorbidiscono se li si scongela passandoli sotto un getto d’acqua. Infine, tenete presente che una volta scongelati non possono essere rimessi in freezer, ma possono essere conservati in frigorifero solo per 1-2 giorni. I peperoncini congelati si conservano per un anno.
3. SOTTO L’OLIO.
Uno dei modi più semplici per conservare i peperoncini è nell’olio, che senza dubbio diventerà piccante. Dopo aver pulito i peperoncini, tamponateli con carta da cucina o con un panno pulito. Possono essere conservati intatti o frullati. In quest’ultimo caso, si possono ridurre in purea con l’olio in un frullatore fino a ottenere una consistenza omogenea, quindi si possono trasferire in un barattolo. La purea di peperoncini può essere conservata in freezer. Un metodo è quello di congelarli in vaschette per cubetti di ghiaccio e poi trasferirli in un contenitore o in un sacchetto una volta formati. Quando ne avrete bisogno, prendete uno o due cubetti, che potranno essere utilizzati anche come base per una deliziosa salsa.
Se volete fare un olio piccante, dopo aver lavato e asciugato i peperoncini, togliete il gambo, tagliate la pelle da un lato e conservateli in un contenitore. Sminuzzatene alcuni per ottenere un effetto più piccante, quindi versate l’olio, chiudete la bottiglia e lasciatela per un paio di giorni in una zona non esposta alla luce del sole. I peperoncini sott’olio possono essere conservati per 6-8 mesi.
4. SOTTO SALE
Il sale è un altro metodo efficace per conservare i peperoncini. In questo caso, dopo averli accuratamente puliti e asciugati, tagliateli a metà, quindi cospargeteli con molto sale, copriteli con un telo pulito e metteteli a riposo per 12 ore, mescolandoli di tanto in tanto. Il giorno successivo, trasferiteli in un colino e pestateli con un peso; in alternativa, utilizzate uno schiacciapatate: l’obiettivo è eliminare tutta l’acqua di vegetazione dai peperoncini.
Una volta asciutti, adagiateli in una ciotola e copriteli di aceto, lasciandoli in ammollo per un paio d’ore. Scolateli e strizzateli di nuovo fino a quando non saranno completamente asciutti. Quindi metterli in barattoli e coprirli con olio. Chiudete il barattolo ed esaminatelo dopo un giorno per vedere se è necessario rabboccarlo. A questo punto potete scegliere se conservare il barattolo in frigorifero o in dispensa. In quest’ultima situazione, però, disinfettate il barattolo immergendolo in acqua e facendolo bollire per 30 minuti. In questo modo, soprattutto se avete preparato più vasetti, potete conservarli a temperatura ambiente per un massimo di 6 mesi, avendo cura di conservarli in una posizione in cui non arrivi la luce diretta del sole. Ricordate che potete conservarli in frigorifero per 2 o 3 settimane dopo che sono stati aperti.
5. ESSICCAZIONE DEI PEPERONCINI
Come potete vedere, a parte il congelamento, che li mantiene freschi per un anno, i peperoncini hanno una durata di conservazione che va da pochi giorni a un massimo di sei mesi. Per risolvere il problema, consiglio un’altra opzione efficace, l’essiccazione, che consiste nel disidratare i peperoncini. Esistono numerosi metodi per ottenere questo risultato: il primo, e probabilmente il più semplice, è quello di annodarli appendendoli a testa in giù in un luogo caldo e ventilato per due o tre settimane, evitando l’esposizione diretta al sole.
Un’altra possibilità è quella di utilizzare l’essiccatore: disponete i peperoncini in modo uniforme sui vari ripiani e impostate la temperatura e il tempo secondo le specifiche dell’apparecchio, che variano a seconda della quantità.
In alternativa, preriscaldare il forno a 50° C e adagiare i peperoncini su una teglia rivestita di carta antiaderente per un’ora. Trascorso questo tempo, lasciare lo sportello del forno aperto e ripetere l’operazione il giorno successivo.
Per ridurre i tempi si può utilizzare anche il forno a microonde: accenderlo alla massima potenza per 2 minuti. Trascorso questo tempo, girate i peperoncini e ripetete il procedimento per altri 2 minuti. Controllate il livello di umidità con le mani e magari aumentate il tempo di asciugatura di un minuto o due. Potete posizionarli vicino a un termosifone per evitare di accendere il forno, ma evitate il contatto diretto.
Una volta completamente asciutti, schiacciateli o pestateli con un mortaio e conservateli in un barattolo di vetro in un luogo fresco e asciutto, preferibilmente al buio. Potete usarne un cucchiaino per insaporire le vostre ricette, a seconda delle necessità.