Quando si parla di cibo scaduto, è bene considerare che le date di scadenza differiscono per tipologia. Con questo termine indichiamo la dicitura che, posta sulla confezione degli alimenti, ci suggerisce di consumare un prodotto entro la data, oppure preferibilmente entro la data. Questa è la prima grande differenza da tenere in conto. La prima dicitura viene riservata a quegli alimenti che, durante i test a cui sono sottoposti, hanno perduto non solo le loro qualità organolettiche o subito modificazioni, ma che sono diventati anche lesivi per la salute. La seconda dicitura invece viene apposta su quei cibi che, dopo la data indicata, in base al modo in cui sono stati conservati, possono restare ancora inalterati o subire modificazioni minime. Possono cambiare consistenza, perdere gusto, veder ridotto il profilo nutrizionale, ma restano sostanzialmente commestibili per un tempo variabile
I pericoli del cibo scaduto
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La seconda cosa da tenere in considerazione è che non tutti i cibi sono uguali. Pasta, riso, biscotti e alimenti secchi o a pasta dura in generale possono conservarsi anche molto a lungo, proprio in virtù dell’assenza di acqua. Conserve sia pastorizzate che sterilizzate possono durare persino anni se fatte a regola d’arte, ma subiranno modificazioni di consistenza. Lo stesso non vale per alimenti conservati scorrettamente, che abbiano subito contaminazioni fungine o batteriche. Tutti i prodotti di origine animale e i loro derivati sono invece particolarmente delicati e ingerirne di scaduti può provocare vere e proprie intossicazioni alimentari. Insomma mangiare cibo scaduto può provocare un semplice mal di pancia o portarci addirittura a tossinfezioni, i cui sintomi possono essere vomito, nausea, mal di testa, dissenteria e febbre.
Cosa fare se si è mangiato cibo scaduto
E’ difficile esprimersi su quanto dannoso sia il consumo di cibo scaduto, perché varia dal tipo di alimento, dal fatto che fosse contaminato o meno e da quanto cibo si è ingerito. Dopo aver consumato alimenti scaduti, se si avvertono malesseri è bene restare a digiuno ed astenersi anche dal cibo liquido. Non dovrebbe essere difficoltoso dato che lo stomaco, affaticato e sottosopra, non vi invierà certo stimoli della fame. Se i sintomi sono particolarmente gravi è meglio ricorrere all’aiuto di un medico.