La birra è una bevanda particolarmente apprezzata in questo periodo di caldo e vacanze. Ci sembra più leggera del vino, più sbarazzina, meno informale. Ma soprattutto rinfrescante. In realtà è da considerarsi al pari di ogni altro alcolico e come tale è importante non abusarne. Fino a poco tempo fa c’era la credenza diffusa per cui la birra fosse deleteria per l’apparato cardiocircolatorio. Una ricerca pubblicata su l’Europan Journal Of Epidemiology afferma invece come la birra, se bevuta regolarmente e con moderazione, possa apportare benefici simili a quelli del vino per quanto riguarda la salite del cuore. In particolare nei confronti della prevenzione di alcune patologie e condizioni, tra cui l’ipertensione.
La ricerca che riabilita la birra
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Gli scienziati si sono basati su un metodo statistico noto come meta-analisi, che si basa sullo studio di numerosi dati raccolti nell’ambito di altre ricerche. Sono stati consultati i dati relativi a 200.000 persone riguardanti le abitudini relative al consumo di bevande alcoliche e le patologie cardiovascolari. La ricerca ha messo in luce come la birra è in grado di ridurre la pressione sanguigna. A patto di consumarne non più di due bicchieri al giorno per gli uomini e uno solo per le donne. Esagerare porta esattamente all’effetto opposto: sono sufficienti 30 gr di etanolo al giorno per alzare la pressione.
Benefici della birra sul cuore e ipertensione
Bere ogni giorno non è mai particolarmente consigliato. Meglio sempre lasciare qualche giorno al fegato per recuperare. Se il fegato va sotto sforzo infatti si rischia di rallentare il metabolismo e intossicare l’organismo. Un consumo moderato di birra d’altra parte incrementa i livelli di colesterolo buono, aumenta la minzione e mantiene in salute i reni e grazie alla presenza di antiossidanti, paragonabili a quelli del vino, è in grado di prevenire alcune forme di cancro.