HomeSaluteCosa succede all’insonnia se mangi pesche un'ora prima di dormire?

Cosa succede all’insonnia se mangi pesche un’ora prima di dormire?

A molti capita di avere attacchi di fame a ridosso del sonno, o semplicemente di aver voglia di mangiare qualcosa. C’è anche chi, la sera, proprio non riesce a mangiare, complici magari il caldo e l’eccessiva stanchezza. Il rischio in quest’ultimo caso però è di essere poi svegliati dai morsi della fame, turbando la qualità del sonno e perdendone la fase profonda, che è quella indispensabile a ricaricare il nostro corpo. Se non siamo soggetti a fame notturna, non c’è nulla di male nel saltare la cena o mangiare molto presto, evitando di nutrirsi a ridosso del momento di dormire. Questa è considerata una buona pratica di igienismo alimentare. Se invece poi subiamo la fare al punto da non dormire bene, meglio stuzzicare qualcosa.

Pesche e glicemia

Insonnia: mangiare pesche la sera, cosa succede

Che si tratti di insonnia causata dai morsi della fame, o comune insonnia, mangiare pesche un’ora prima di dormire può aiutarci a combattere il problema. Nel primo caso, banalmente, perché le pesche sono un buon alimento, facilmente e rapidamente digeribile. La pesca non causa pesantezza, non apporta eccessivi zuccheri, ha un buon quantitativo di fibre che al mattino aiuteranno la regolarità intestinale ed è molto idratante e remineralizzante. In un sol colpo insomma, forniamo al nostro organismo tutto ciò che gli abbisogna per passare una buona notte. Ma c’è di più. In caso di insonnia le pesche possono essere un grande aiuto nel vincere questo disagio. Apportano niacina (vitamina B3) in grado di mantenere in buona salute il sistema nervoso. Le pesche contengono anche magnesio (9 mg ogni 100 di prodotto) utile a favorire il rilassamento muscolare e facilitare così l’addormentamento.

Altri cibi contro l’insonnia che è possibile mangiare la sera

La regola generale, la sera, è mangiare con moderazione cibi che non rischiano di appesantirci e di impegnare il nostro tratto digerente troppo a lungo. Anche masticare bene e lentamente può aiutarci a digerire meglio, azione indispensabile per un buon sonno.  Altri buoni alimenti per favorire l’addormentamento sono le noci, in grado di aumentare i livelli di melatonina, ormone incaricato di regolare il ciclo sonno-veglia. O ancora il riso, che contribuisce ad alzare i nostri livelli di tripofano nell’organismo. Questa proteina stimola l’attività della serotonina, ormone responsabile della sensazione di benessere.

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