Per cominciare è importante distinguere tra il sale e il sodio: il secondo è un elemento assolutamente indispensabile per il corpo. Troppo spesso viene confuso con il comune sale da cucina, che invece è abbastanza deleterio. Ma anch’esso abbastanza necessario. Come diceva Moravia nella Ciociara, per bocca della sua Cesira che ne acquistava addirittura al mercato nero “il cibo senza sale non si può proprio mangiare”. Questo prodotto è stato tanto prezioso da venire contrabbandato e fatto oggetto di monopolio di stato. Il sale da cucina è composto da cloruro di sodio: un cucchiaino di sale apporta appena 2,3 gr di sodio. Una dieta troppo ricca di sale può causare eccessiva sete e ritenzione idrica. Anche il sodio in eccesso è negativo: quando questo valore nel sangue inizia a salire, a causa di un aumento dei soluti, i reni si affaticano e il cervello deve ripristinare un nuovo equilibrio.
Effetti del sale nell’alimentazione
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In presenza di sale si attiva un ormone antidiuretico necessario a diluire la concentrazione di sodio. Ovvero il corpo cerca di trattenere i liquidi per diluire il sale, causando sete, disidratazione, secchezza della bocca e della pelle. Un altro sintomo comune è il gonfiore delle dita e delle mani. Quindi in presenza di gonfiore, anche se sembra controintuitivo, la prima cosa da fare è proprio aumentare il livello di liquidi a disposizione del corpo. L’ideale sarebbe bere, in maniera continuativa e non tutta assieme, almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Attenzione poi al sale nascosto, contenuto nei cibi surgelati e confezionati e che consiste nella maggiore fonte di sale che introduciamo. Non è tanto quello di cui disponiamo come condimento infatti, a spostare l’asticella tra giusto quantitativo e eccesso di sale. Al contempo però queste fonti di sale nascosto fanno si che il cibo ci sembri sempre più insipido costringendoci ad aumentare anche il sale che utilizziamo direttamente.
Sale e pressione sanguigna
Un eccesso di sale causa anche l’aumento pressorio, con l’effetto di aumentare il rischio per l’apparato cardiocircolatorio. Causando l’aumento di volume del sangue infatti sia il cuore che le vene debbono sopportare un iper-lavoro. Ne risentono anche i reni e, a caduta, l’intero organismo, che trattenendo un maggior quantitativo di liquidi non riesce ad eliminare le tossine e depurarsi. Di conseguenza anche la pelle appare più tirata, spenta, e i capelli divengono più secchi e fragili.