La lavanda è una pianta officinale particolarmente apprezzata sia per le sue virtù che per il profumo intenso. In giardino invece è amata per la sua preziosa fioritura, le cui spighe viola -declinate in varie sfumature- hanno un fascino particolare caratteristico. Il nome lavanda viene dal gerundio latino “lavare”, a memoria del fatto che sin dall’antichità la lavanda veniva impiegata per detergere il corpo. La lavanda può venire raccolta durante il periodo di fioritura ed essiccata per fare profumatori per armadi e cassetti, impiegando delle calze di naylon e dei nastrini colorati per un minimo impegno ed un massimo risultato.
Come coltivare la lavanda
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La buona notizia è che una lavanda ben trattata può durare fino a 20 anni. Vediamo dunque come garantirgli le condizioni ottimali perché la nostra piantina ci faccia compagnia a lungo. Le stagioni migliori per trapiantare la lavanda sono la primavera e l’autunno. Va poi annaffiata regolarmente almeno fino a novembre durante tutto il primo anno, mentre se piantata in autunno è necessario intervenire solo in caso di siccità. Il suo posto come esposizione è decisamente il pieno.sole: esposta a sud-sud ovest darà il meglio di se, anche se può tollerare la mezz’ombra, risentendo chiaramente in termini di fioritura.
La fase più delicata della lavanda: la potatura
Attenzione però al ristagno d’acqua: la lavanda ne soffre particolarmente. Tanto più è alta la sua resistenza alla siccità tanto peggiore è il danno che delle annaffiature eccessive potrebbero infliggergli. Meglio predisporre un buon drenaggio sin dal momento dell’impianto. E’ buona norma fare una buca fonda il doppio di quanto necessario e disponendo sul fondo cocci, ghiaia o argilla espansa, e riempendo poi con comune terriccio. La fase più importante della coltivazione della lavanda è la potatura. Questa è indispensabile per ottenere nuove fioriture rigogliose e mantenere in salute la pianta, ma molto delicata. La potatura va eseguita in settembre, tagliando la pianta molto in basso ma senza arrivare alla parte lignea, il che potrebbe impedire nuove fioriture.