In realtà le banane sarebbero tra i pochi frutti sconsigliati in caso di diabete, dato il loro elevato indice glicemico, pari a 50. Per fare un esempio molto pratico, significa che ogni 100 gr di banana introduciamo del corpo 23 gr di carboidrati di cui 13 sono costituiti da zuccheri. Non si tratta di un quantitativo insostenibile -specie considerato che ogni tanto ci si concede anche di peggio, tipo dolci senza nessun nutriente a giustificare l’apporto di zuccheri e calorie. Bisogna però tenere presente che la banana non è un frutto da consumarsi regolarmente, ma da centellinare e relegare a poche occasioni.
Banana, perché mangiarla comunque
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Visti i rischi, vediamo ora i benefici, tra cui l’elevato quantitativo di antiossidanti apportato dalla banana. Tanto che questo frutto è stato inserito nella lista ORAC, voluta dal dipartimento dell’agricoltura statunitense per identificare quei cibi con il maggior potere anti-age. Secondo gli esperti il quantitativo di ORAC da assumere ogni giorno per restare in salute è di 5000 unità. Un numero sufficiente a proteggerci dai radicali liberi, a cui la banana contribuisce con 225 ORAC per unità.
Controindicazione del consumo di banane
Le banane sono sconsigliate anche a chi soffre di ulcere duodenali. Cautela anche in caso di assunzione di farmaci: le banane interferiscono con i beta-bloccanti prescritti a persone affette da cardiopatie. La loro ricchezza di potassio inoltre non è solo un fattore positivo: può divenire anche un rischio nelle persone preposte ad un eccessivo accumulo di sangue. In questi soggetti un eccessivo consumo di banane predispone all’iperkaliemia. Bene considerare dunque che la banana apporta 350 mg di potassio ogni 100 gr, veramente una miniera di questo minerale, generalmente indispensabile al cuore e alla funzione muscolare e da attenzionare solo nel caso di questa patologia.