Il miele è un alimento molto prezioso, ricco di proprietà utili a tutto il corpo. Al suo interno troviamo enzimi ed amminoacidi che però vengono distrutti dal calore. Al contempo scaldare il miele a temperature superiori a 40° potrebbe renderlo tossico. Il miele caldo contamina il tessuto sanguigno con tossicità a lungo termine. Quindi, nonostante quella di sciogliere il miele cristallizzato sia molto diffusa, è preferibile ricorrere al meteodo a bagnomaria. E’ sufficiente scaldare l’acqua di un pentolino e porvi il vaso del miele in maniera che non sia a contatto diretto con il calore della fiamma ne con la pentola posta sul fuoco.
Perché il miele diventa tossico con la cottura
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A temperature superiori di 40° gli zuccheri presenti nel miele, in particolar modo il fruttosio, si decompongono causando la formazione di “5-idrpssimeltifurfurale” o HMF. Si tratta di una reazione chimica comune a tutti gli zuccheri, ad esempio quelli del latte o del succo di frutta. Un basso indice di questa sostanza indica un prodotto fresco, mentre elevati livelli ci indicano un prodotto di riscaldamento prolungato o cattiva conservazione. Attenzione anche ad usare il miele per zuccherare le bevande calde: meglio lasciarle freddare un po’ per non degradare non solo gli zuccheri, ma anche alcune vitamine.
Qualità del miele ed effetti positivi per la salute
Il miele è ricco di polifenoli, preziosi antiossidanti che ci proteggono dallo stress ossidativo e prolungano la vita delle nostre cellule. Contiene anche alcaloidi, glicosidi e composti volatili. E’ considerato un super alimento, dato i suoi numerosi effetti che vanno dall’antiossidante all’antimicotico. Il miele è anche un anti-infiammatorio, un espettorante, un sedativo, un anti-tumorale e anti-metastatico. Il miele supporta il cuore e migliora la circolazione del sangue, inoltre riduce i livelli di colesterolo cattivo. Attenzione ad un ultimo fattore di rischio: meglio non somministrare miele ai bambini piccoli, sicuramente non prima dell’anno d’età. Si corre il rischio di incorre nel botulismo infantile.